Ogni importatore e distributore deve saper riconoscere e selezionare il frutto migliore da proporre al mercato, quindi deve essere in grado di valutarne la qualità. Oggi non esistono parametri qualitativi univoci, o meglio i fattori che vengono presi in considerazione possono variare a seconda del soggetto che ci si trova davanti.
"L'esportatore - esordisce Alessandro Dal Bello, vicepresidente della Dal Bello Sife (clicca qui per il link all'intervento originale) - distingue la banana in base alla dimensione e alla pulizia dell'aspetto esteriore. Di seguito ne determina una catalogazione, ad esempio di prima qualità, seconda, terza, ma questa classificazione è del tutto soggettiva e varia a seconda del paese di provenienza e del produttore. Sembra invece che alcune catene della grande distribuzione determinino la qualità della banana sulla base della sua shelf-life, cioè della durevolezza del frutto sugli scaffali, tralasciando altri elementi importanti come la provenienza, la stagionalità e le certificazioni che determinano il livello dei produttori".
Paradossalmente, l'elemento più importante per alcuni esponenti della GDO sembra essere solo il prezzo. "Secondo la mia opinione - continua Dal Bello - esistono degli elementi oggettivi da cui non si può prescindere per determinare il grado di qualità delle banane. La provenienza è un fattore importante, in quanto non tutti i paesi sono in grado di produrre un frutto di alta qualità per questioni climatiche ed ambientali, ma sopratutto per una diversa gestione del territorio e delle proprie politiche agricole. Essere in grado di rilevare questi aspetti nella scelta diventa fondamentale".
"Il periodo dell'anno riferito al luogo di produzione della banana è un altro fattore da prendere in considerazione. Sappiamo che se la banana cresce in un periodo dell'anno con forti piogge, potrà subire maggiori deterioramenti, con una minore shelf-life. Al contrario, se la banana subisce un periodo di siccità potrà andare incontro a problematiche di maturazione e di dimensione".
Foto d'archivio
"La selezione dei produttori è fondamentale: devono essere selezionati sulla base delle certificazioni internazionali che ottengono. I riconoscimenti di qualità, anche in questo caso, possono incidere sul prezzo finale, ma sono essenziali per determinare la qualità del frutto. Il fattore estetico è importante per valutare la qualità del frutto. Garantire un'omogeneità della dimensione e pulizia della banana all'interno della fornitura è un parametro non trascurabile. Per agire su questo fattore, è necessaria una notevole capacità di selezione e di conoscenza dei propri fornitori".
"La maturazione della banana: una volta che giunge in Europa, il frutto viene sottoposto al suo naturale processo di maturazione in cella di depressione. Questo punto influisce molto sulla qualità effettiva e sulla vita utile di vendita del prodotto".
"Se una banana viene fatta maturare troppo velocemente, infatti, avrà una vita utile inferiore rispetto ai tempi di maturazione più lenti e corretti. La capacità di una buona azienda di maturazione è quella di rispettare i tempi di maturazione, per poter offrire al mercato un prodotto che mantenga le sue caratteristiche organolettiche e garantisca una maggior shelf life".
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