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Focus sul mercato mondiale delle patate

In Europa le temperature elevate hanno causato una riduzione nel consumo di patate, ma anche nella crescita di patate novelle in campo. Tutto ciò sta causando un mercato difficile. Inoltre, il coronavirus continua ad avere un forte impatto, soprattutto sull'industria di trasformazione che non è ancora a pieno regime. Ciò non vale per tutti i mercati, tuttavia. In Svizzera si sono registrate vendite record, in Sudafrica i prezzi sono aumentati e in Cina si è registrato un incremento sia della superficie coltivata sia del prezzo delle patate.

Paesi Bassi: difficoltà di vendita per le patate novelle
Nei Paesi Bassi la stagione delle patate novelle è difficile al momento, secondo quanto riporta un direttore di un'asta olandese. "All'inizio le vendite non sono andate male e anche le prime settimane di vacanza sono andate abbastanza bene, ma i giorni d'afa hanno avuto un impatto notevole. I volumi sono quindi in ritardo rispetto agli altri anni e sul mercato regna l'incertezza. Le fabbriche hanno rallentato, il mercato dei futures è crollato completamente a un certo punto e quindi c'è stata una caduta libera generale. Ciò ha reso difficile portare avanti gli affari. I commercianti non osano intervenire e con settembre alle porte, le varietà precoci e medio-precoci devono essere smaltite prima che arrivi la stagione di stoccaggio".

"I prezzi non sono alti, ma in base alle quotazioni pagate dall'industria di trasformazione al momento, la situazione si rivela completamente disastrosa. Speriamo che si riesca a smaltire qualche volume in più, soprattutto con l'esportazione", afferma il direttore dell'asta. Inoltre, i ricavi potrebbero essere comunque deludenti. All'inizio si parlava di un raccolto medio, ma il clima caldo ha avuto una notevole influenza sulla crescita, per cui le scavature di prova risultano essere sempre più al di sotto della media quinquennale.

Germania: il mercato è dominato dalle patate nazionali
In Germania le patate locali dominano il commercio interno. La scelta è enorme e più che sufficiente a coprire la domanda. Le vendite sono ancora relativamente difficili per via del periodo di vacanza. Nonostante ciò i commercianti non hanno ritenuto opportuno adeguare i prezzi, per cui quelli delle patate sono rimasti stabili nel complesso. L'offerta è completata da partite provenienti da Paesi Bassi, Francia, Israele e Italia; tuttavia, la quota di mercato delle patate d'importazione è attualmente in rapido calo.

Regno Unito: le patate importate ed esportate sono diminuite drasticamente
Nel Regno Unito, quest'anno si è notato un calo nei volumi di patate d'importazione e di esportazione di patate rispetto al 2019. Le importazioni di patate fresche e trasformate per la stagione 2019/20 sono state pari a 1,03 milioni di tonnellate. Tale dato è inferiore del 10% rispetto alla media triennale e più basso del 33% rispetto all'anno scorso. Anche le importazioni di patate destinate alla trasformazione sono diminuite in modo più marcato da marzo, quando il Paese è entrato in lockdown; la domanda è stata molto bassa. Le esportazioni risultano essere molto inferiori alla media triennale. Il prezzo del mercato libero rimane sotto pressione, a causa dell'aumento dell'offerta e della riduzione nella domanda. La maggior parte delle patate viene vendute su contratto e le transazioni sul mercato libero non sono numerose.

E' piovuto molto, il che è stato un bene, ma ha reso la raccolta impegnativa. Alcuni coltivatori hanno interrotto le operazioni fino a quando non è tornato tutto asciutto. Le alte temperature unite alle forti piogge hanno portato a problemi di qualità interna. La settimana scorsa il mercato della trasformazione è stato stabile, con una domanda migliore secondo il programma governativo "Eat Out to Help Out". Nelle prossime settimane, anche il ritorno dei bambini a scuola contribuirà a una maggiore richiesta di patate trasformate.

Francia: mesi difficili per il mercato
"Il mercato delle patate è attualmente in difficoltà, perché la raccolta anticipata a Beauce e il consumo limitato all'interno delle famiglie francesi fanno sì che l'offerta superi la domanda", riporta un coltivatore. "I produttori su contratto sono assenti dal mercato per alcune varietà; anche questa è una conseguenza del coronavirus. Finora sul mercato del fresco la situazione appare più positiva, ma il periodo tra settembre e dicembre sarà difficile. I volumi non assorbiti dall'industria andranno sicuramente ad aumentare l'offerta sul mercato del fresco. Le incertezze sulla conservazione, dopo lo stop all'uso dell'inibitore della germinazione CIPC, spingeranno i coltivatori a vendere rapidamente i loro prodotti. Ciò garantirà un'ampia offerta alla fine dell'anno".

Austria: il mercato si sta stabilizzando
All'inizio del periodo di stoccaggio, il settore delle patate austriaco si è trovato in una situazione leggermente più calma. La stagione delle varietà precoci è quasi terminata e quindi anche la pressione sul mercato sembra diminuire. I prezzi si aggirano intorno ai 10-12 euro per 100 kg per i calibri normali. La quotazione delle patate di grandi dimensioni, invece, varia tra i 5-8 euro per 100 kg. A causa dei prezzi bassi ottenuti dai coltivatori in quest'ultimo segmento di mercato, molti guardano con diffidenza al possibile potenziale di esportazione in Europa dell'Est. Un coltivatore afferma: "Speriamo di trovare clienti soprattutto in Romania e Bulgaria".

Svizzera: le vendite di patate battono tutti i record
In Svizzera il consumo di patate nella prima metà del 2020 è stato il più alto degli ultimi 12 anni. In totale, gli svizzeri hanno consumato 52.400 tonnellate di patate, acquistate nel commercio al dettaglio. Tuttavia, i prezzi sono stati paragonabili alla media degli ultimi tre anni. Complessivamente, negli ultimi sei mesi le vendite sono aumentate del 5,8% per effetto del coronavirus. Negli ultimi anni, invece, le vendite sono diminuite o sono risultate stagnanti. Infine, l'Ufficio federale dell'agricoltura (IFP) sottolinea la crescente popolarità dei prodotti trasformati a base di patate, tra cui le patatine fritte e il rösti.

Spagna: prezzi su un livello accettabile, ma i grandi calibri quotano meno
Il mercato spagnolo della patata si è ripreso in estate con la stagione di Castiglia León, la principale regione di produzione del Paese, che al momento si trova a metà delle operazioni di raccolta. Nonostante l'attuale e complessa situazione, caratterizzata dal calo delle vendite nel settore della ristorazione per via dei crescenti contagi da coronavirus, i prezzi delle colture si mantengono su livelli accettabili e superano le aspettative del settore, offrendo buone prospettive per il resto delle regioni che stanno per partire.

A Castiglia León, la primavera è stata molto difficile e le piogge sono state abbondanti, quindi i coltivatori hanno piantato molto gradualmente. Di conseguenza, il prodotto arriva in maniera scaglionata e ciò contribuisce a migliorare l'organizzazione dell'offerta e a conservare i prezzi, contrariamente a quanto il settore si aspettava. In estate, il volume delle vendite non è stato sufficiente per via della minore affluenza di turisti quest'anno. Tuttavia, la perdita di fatturato nel settore alberghiero e della ristorazione è in parte compensata dall'aumento dei consumi da parte delle famiglie.

Nonostante l'ottimismo generato dalle quotazioni delle patate di qualità destinate ai supermercati, che corrispondono prezzi vantaggiosi al coltivatore, i tuberi di grande calibro destinati al settore alberghiero e della ristorazione stanno lottando contro il calo delle quotazioni. Questo è generato dalla flessione dell'attività rilevata in questo settore. Siccome è difficile vendere il prodotto di grandi dimensioni, gli agricoltori stanno cercando di ottenere calibri più piccoli per poterli inviare al mercato. Inoltre, la Francia sta già iniziando a inviare patate in Spagna. Normalmente questo prodotto si vende di più quando non ci sono patate nei campi spagnoli e ciò accadrà solo a partire da novembre.

Italia: le temperature estive non aiutano il consumo di patate
In Italia la campagna delle patate novelle è stata generalmente positiva nel 2020, anche se non ha raggiunto i picchi dell'anno precedente. L'aspetto favorevole è stato determinato dalle scorte limitate del vecchio raccolto, che sono state smaltite piuttosto rapidamente durante il periodo di lockdown, in leggero anticipo rispetto alla media storica. Attualmente, con il caldo estivo, la stagione mostra un fisiologico calo dei consumi rispetto ai mesi precedenti. Questa l'analisi di Unapa, l'Unione Nazionale tra le Associazioni dei Produttori di Patate.

Se le temperature estive non favoriscono il consumo di patate, si dovrà attendere i mesi autunnali (settembre-ottobre) per una ripresa più regolare. Al momento sono disponibili patate provenienti dal centro-nord Italia, con volumi soddisfacenti così come la qualità e prezzi stabili. Solo nell'area bolognese ci sono alcuni problemi legati agli elateridi. Lazio, Abruzzo e Veneto mostrano una buona produzione. Inoltre, la Sicilia sta per cominciare con le semine. Rispetto ad altri Paesi, che concentrano la raccolta delle patate in un determinato periodo, l'Italia ha un calendario di raccolta che va da fine marzo a novembre. Le superfici investite rimangono pressoché costanti anno dopo anno.

L'Italia non è autosufficiente in termini di produzione e importa circa 10-11.000 ton di patate all'anno, principalmente dalla Francia. Il clima secco che ha colpito negli ultimi mesi le nazioni del centro-nord Europa, come la Francia, ha impedito una corretta tuberificazione. Nonostante il limitato incremento della superficie coltivata (circa l'1%), la previsione di rese medio-alte suggerisce una diminuzione dei volumi di patate destinate all'esportazione, che dovrebbe favorire la vendita dei prodotti italiani a partire dall'autunno.

Cina: aumento della superficie coltivata
In termini di areali, in Cina il mercato delle patate è stato molto attivo nel 2019, per cui i coltivatori della regione settentrionale sono entusiasti della produzione di quest'anno. In questa stagione, la superficie coltivata a patate a Gansu è aumentata del 7% e quella nella Mongolia interna è cresciuta del 10%. Sebbene gli areali siano aumentati, diverse importanti regioni di coltivazione di patata nel Nord della Cina non hanno registrato una situazione favorevole. Alcune aree hanno subito basse temperature ad aprile e la grandine a maggio e ciò ha portato a un grave calo nella produzione totale di patate.

In termini di quotazioni, il prezzo all'ingrosso recente per le patate è di circa 2,4 yuan/kg (0,29 euro/kg), il 7,2% in più rispetto all'anno scorso. Dall'inizio dell'estate si sono verificate regolarmente forti piogge nel sud, con prezzi generali degli ortaggi che si sono mantenuti su un livello elevato. Ciò ha stimolato la domanda di patate e ne ha aumentato le quotazioni.

Molte aree di produzione importanti stanno entrando nella stagione di raccolta e anche le zone di produzione sud-occidentali cominceranno presto. Sul mercato, l'offerta continuerà ad aumentare. A causa delle forti piogge di quest'anno c'è un alto rischio di deterioramento, con una ridotta resistenza in fase di stoccaggio. I coltivatori di patate dovrebbero tendere a ridurre le scorte e ad accelerare le vendite. E' previsto un forte aumento del volume di prodotto in futuro.

Stati Uniti: buono il passaggio alla nuova stagione
Negli Stati Uniti le scorte per l'industria di trasformazione delle patate sono buone al momento. Il passaggio dal vecchio al nuovo raccolto è andato abbastanza bene in Minnesota. Quest'anno le patate sono arrivate puntuali e i volumi sono normali, cosa che non è avvenuta nei due anni precedenti. Al momento, c'è una grande richiesta di patate per i prodotti trasformati e destinati alla vendita al dettaglio, ma la domanda supplementare si è stabilizzata e nuovamente normalizzata. Il coronavirus continua a influenzare in larga misura il mercato delle patate negli Stati Uniti. Secondo i coltivatori sarà complicato pianificare il nuovo anno di produzione e imballaggio.

Sudafrica: offerta bassa ma a prezzi elevati 
Attualmente il settore pataticolo sudafricano sta beneficiando di prezzi molto buoni, oltre 60 ZAR (3 euro) per sacco da 10 kg e ciò è dovuto ai bassi volumi disponibili sul mercato. La stagione dello Stato Libero Occidentale si sta concludendo e lascia il posto alla stagione principale dei produttori di patate del Limpopo. A causa della costante flessione del Rand sudafricano, i trattori, gli attrezzi agricoli, i fertilizzanti e il diesel mostrano prezzi più elevati. Dopotutto, molte di queste risorse vengono importate e ciò si traduce in un aumento del prezzo di costo. La quotazione di vendita attuale è quindi molto apprezzata. Considerata la fragilità dell'economia è necessario essere cauti riguardo a un'eventuale resistenza dei consumatori al prezzo, ma per il momento la domanda di patate sembra essere solida. E' quello che si potrebbe definire un classico caso di offerta bassa che al momento sta conservando prezzi elevati.

Australia: le tempeste causeranno carenze persistenti fino all'inizio della primavera
I coltivatori di patate dell'Australia occidentale hanno registrato diversi e forti temporali nell'autunno inoltrato e a inizio inverno, che hanno portato a una carenza di offerta, protrattasi fino alla fine dell'inverno e che continuerà fino all'inizio della primavera. I raccolti successivi sembrano buoni e l'offerta aumenterà nelle prossime settimane, secondo la più importante organizzazione di settore del Paese. Anche l'industria di trasformazione si sta riprendendo dopo un "effetto drammatico" del coronavirus, con crolli delle vendite una volta attuate le restrizioni del lockdown. Il settore si preoccupa del fatto che potrebbe esserci un eccesso di offerta significativo sul mercato australiano. Il comparto pataticolo sta facendo pressioni sul governo federale per garantire che non si verifichi un dumping dei prodotti surgelati.

Secondo le ultime statistiche di Hort Innovation, nell'anno conclusosi a giugno 2019 in tutta l'Australia sono state prodotte 1.380.385 ton di patate, per un valore di 752,6 milioni di dollari australiani. Questi dati sono rimasti relativamente stabili rispetto all'anno precedente. Tuttavia, le esportazioni sono aumentate del 26% fino a 45.912 ton, con un incremento di valore del 10% fino a 30,7 milioni di dollari australiani. Il mercato più importante è stato quello della Corea del Sud, che ha rappresentato il 38% dell'offerta di esportazione.

Data di pubblicazione: