La raccolta 2020 delle cipolle dolci di Cèvennes (Francia) è in pieno svolgimento e le prime vendite di prodotti a marchio DOP segnano l'inizio di una stagione che sembra promettente. La qualità delle cipolle è molto buona. La cooperativa Origine Cévennes prevede un aumento dei volumi, e si affaccia a questa nuova campagna commerciale con ottimismo e con un nuovo management team.
La cipolla dolce di Cèvennes torna sul mercato. Le prime vendite di questa stagione di questi prodotti DOP (Denominazione di Origine Protetta) sono iniziate lunedì 17 agosto, all'incirca lo stesso giorno dell'anno scorso. La semina è avvenuta con un po' di anticipo grazie alle condizioni meteo molto favorevoli di aprile, nonostante il lockdown che di fatto non ha avuto ripercussioni sulle attività di trapianto.
I raccolti sono tornati al calendario normale, dopo il maltempo di giugno. Le forti piogge hanno provocato delle esondazioni in alcuni appezzamenti e perdite molto localizzate, ma non hanno impattato sul potenziale produttivo a livello nazionale. Hanno solo ritardato la crescita dei bulbi. D'altra parte, la pioggia ha contribuito a ricostituire le riserve idriche e ad assicurare senza problemi le esigenze di irrigazione delle colture.
La raccolta è iniziata ai primi di agosto e dovrebbe proseguire fino all'inizio di settembre: viene effettuata tradizionalmente da manodopera locale, spesso da studenti facili da ingaggiare in agosto. La cipolla dolce di Cèvennes è stata generalmente abbastanza risparmiata dalle conseguenze del Covid-19. Solo il rispetto delle misure di distanziamento ha leggermente modificato l'organizzazione del lavoro, cui i produttori hanno dovuto adattarsi rapidamente.
Previsioni di vendita
Quest'anno, la qualità igienico-sanitaria del raccolto è particolarmente buona e determina condizioni di conservazione ideali per tutta la campagna di commercializzazione, fino a marzo. Pertanto, le previsioni di vendita dovrebbero essere leggermente superiori rispetto agli anni precedenti, vale a dire circa 2.500 tonnellate, rispetto alle 2.200 tonnellate del 2019 e alle 2.100 tonnellate del 2018.
I calibri sono piuttosto eterogenei, con una buona proporzione di pezzature 7/8 per soddisfare la base del mercato, e anche cipolle più piccole, maggiormente adatte al confezionamento in retine o vassoi.
Un nuovo gruppo dirigente
Il rinnovo del consiglio di amministrazione ha portato all'elezione di Gaëtan Reilhan a presidente. Questo giovane produttore, dal 2014 attivo nella città di Mandagout, è coinvolto nella cooperativa già da diversi anni. La posizione dirigenziale è stata affidata a Thomas Vidal che, dopo 12 anni di esperienza nel retail, seguiti da 10 anni di investimenti nella vita pubblica locale, è pronto ad accettare questa nuova sfida. Oltre alle sue capacità professionali, Thomas Vidal è profondamente legato alla regione di Cévennes. Conosce molto anche la cipolla dolce locale, un prodotto dalle qualità riconosciute che ha conquistato una clientela affezionata, dai supermercati ai ristoranti e ai rivenditori specializzati.
La cipolla di Cévennes
A ovest del dipartimento del Gard, nella zona meridionale della regione di Cévennes, tra il Mont Aigoual e la macchia della Linguadoca, si produce la cipolla dolce di Cévennes. Dal 2008, questa tradizionale produzione gode di una denominazione DOP (Denominazione di Origine Protetta), che identifica un territorio che copre 30 comuni, una varietà di origine locale e un know-how unico. Questa produzione era quasi scomparsa negli anni '80, ma ora ha ritrovato una nuova dinamica economica con la creazione della cooperativa Origine Cévennes, che riunisce 100 piccoli produttori.
Con 2.400-2.800 tonnellate raccolte ogni anno, questa produzione rimane una specialità di nicchia nel settore delle cipolle, ma va per la maggiore nel mondo della gastronomia. La cipolla dolce di Cèvennes è un ortaggio, prima ancora che un condimento. E' dolce, succosa, croccante e senza acidità. Può essere consumata sia cruda sia cotta e si distingue per il suo bel colore perlato e la forma a goccia.
Le sue qualità derivano dallo stesso terreno. E' l'unica produzione di cipolle coltivata a terrazzamenti, su appezzamenti molto piccoli sorretti da muretti a secco, lasciando pochissimo spazio alla meccanizzazione. In totale, più di 2.000 appezzamenti a terrazze, chiamati localmente “bancels”, creano un paesaggio eccezionale, soprattutto all'inizio dell'estate, quando i raccolti sono ancora verdeggianti.
Per maggiori informazioni:
Sylvie Montahut
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