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Intervista esclusiva alla direttrice dell'Associazione russa dei produttori in serra

Verso l'autosufficienza: la Russia raggiunge i tremila ettari di serre

Da quando la Russia ha introdotto l'embargo sui prodotti ortofrutticoli europei, punta molto allo sviluppo della sua produzione nazionale di frutta e verdura. Ma il clima russo non sempre permette di avere un ciclo di produzione lungo, perciò ora il Paese punta soprattutto sulla produzione in serra. Le specie coltivate in ambiente protetto sono principalmente pomodori e cetrioli, ma si coltivano anche peperoni, melanzane e insalate. Infine, si sta sviluppando la coltivazione dei funghi e dei fiori in serra. La produzione avviene durante tutto l'anno.

Grazie a Evgeniya Kravchenko, consulente per il mercato russo, siamo entrati in contatto con Natalia Rogova, direttore generale dell'Associazione dei produttori in serra della Russia.

La direttrice generale dell'Associazione per la serricoltura russa, Natalia Rogova 

"L'associazione è stata fondata nel 1994 - esordisce Natalia Rogova - e ne fanno parte 120 aziende che coltivano in serra. La compagine riunisce ben l'80% dell'area totale di produzione sotto serra della Russia. Inoltre, ne fanno parte quasi 100 aziende legate all'indotto (produttori di fertilizzanti, di luce artificiale, di strutture per serre e altro). La superficie di produzione complessiva dei soci raggiungerà 3000 ettari entro la fine di quest'anno".

"I soci si trovano in quasi tutte le regioni del Paese, dalla parte centrale come Lipetsk e Kursk, fino alla Siberia (Novosibirsk) e all'Estremo Oriente (Sahalin), dove il clima è poco favorevole per la produzione agricola tradizionale. Nel 2019, i soci hanno coltivato 1 milione 300mila tonnellate di prodotti, di cui 716mila tonnellate di cetrioli, 526mila tonnellate di pomodori, e anche peperoni, melanzane e lattughe".

Coltivazione di lattughe in serra Teplichnoe, Ekaterinburgo

L'obiettivo principale dell'associazione è di rappresentare, a tutti i livelli delle autorità statali, gli interessi dei produttori che coltivano in serra. Per esempio, l'Associazione ha partecipato alla preparazione del Programma statale dello sviluppo agricolo, di alcuni decreti del governo russo e ordinanze del Ministero di agricoltura e di tanti altri atti legislativi.

Un altro obiettivo molto importante è quello di creare uno spazio di interscambio di idee, esperienze e know-how tra i produttori-soci dell'associazione. Natalia racconta che loro organizzano numerosi master-class sugli aspetti agronomici e tecnici della coltivazione in serra. Spesso questi eventi venivano organizzati presso le aziende d'avanguardia, ma quest'anno il Covid-19 ha costretto ad optare per il format del webinar. Ormai da 17 anni, l'associazione organizza una fiera annuale dedicata a tutti gli aspetti della coltivazione in serra.

Master-class agronomico

"Dal 2015 al 2018 - dichiara Natalia Rogova - lo stato russo ha garantito il sostegno ai produttori che coltivano in serra. In particolare, essi hanno potuto richiedere i finanziamenti con gli interessi agevolati (si parla di non più del 5% annuale) per la costruzione delle nuove strutture oppure avere la copertura statale fino al 20% sul costo delle spese per la modernizzazione delle serre esistenti. Per poter usufruire del sostegno statale, i produttori dovevano garantire allo Stato un certo volume di produzione per metro quadrato. Questo programma ha permesso di rinnovare le serre costruite nel periodo dell'Unione Sovietica e di costruirne nuove con tecnologie avanzate come la luce artificiale, l'irrigazione a goccia ecc, che permettono di coltivare gli ortaggi tutto l'anno".


Complesso di serre Churilovo, Chelyabinsk

Nonostante vi siano varie aziende russe specializzate nella produzione di fertilizzanti, di strutture e sementi, la Russia ancora necessita di tecnologie, e i partner principali sono Paesi Bassi, Belgio, Spagna, Germania, Francia, Israele e Turchia. I produttori russi acquistano all'estero le strutture per la costruzione delle serre, i fertilizzanti e le sementi. Per esempio, Rijk Zwaan e Enza Zaden sono soci dell'Associazione per la serricoltura russa.

"Purtroppo  - conclude - tra i partner dei nostri produttori che coltivano in serra ci sono poche aziende italiane, nonostante l'Italia possa offrire validi servizi per la progettazione delle strutture e le varie tecnologie e prodotti per la coltivazione".

Servizio realizzato in collaborazione con Evgeniya Kravchenko. Domani sarà pubblicata la seconda parte.

Per maggiori informazioni
Tel.: +7 965 2442075
Tel. / Whatsapp: +39 345 6106411
Email: evgenia.kravchenko@gmail.com