Da poco più di una settimana, anche la regione Basilicata, con i suoi circa 2.500 ettari dedicati, ha dato inizio alla campagna 2020 dei pomodori da industria. La raccolta è partita con qualche giorno di anticipo rispetto al 2019, a causa del protrarsi delle alte temperature che hanno fatto maturare le bacche prima del previsto.
"I quantitativi stanno gradualmente crescendo – spiega l'agronomo Mario Cardone – Raggiungeremo il picco della raccolta tra fine agosto e la prima metà di settembre. Per il momento, circa il 20% della produzione è già stata consegnata alle industrie conserviere".
"Le operazioni di raccolta sono tutte meccanizzate e, finora, ci sono state le condizioni ottimali per svolgere i lavori al meglio: campi asciutti e tanto sole, con una manodopera che, per ora, sembra essere sufficiente. Le rese, fino ad oggi, risultano inferiori rispetto alla scorsa campagna, aggirandosi tra le 80 e le 100 ton per ettaro. Vanno però contestualizzate in un'annata in cui si sono verificate, in questi primi 8 mesi del 2020, una serie di problematiche climatiche, fitosanitarie e organizzative".
Macchinario per la raccolta dei pomodori.
Un produttore invece ci spiega: "Ci aspettavamo qualche centesimo in più, per poter stare maggiormente tranquilli e ripagarci dei continui sacrifici, ma ci accontentiamo delle quotazioni stabilite, ossia 0,115 €/kg per il lungo e 0,105 €/kg per il tondo. I primi stacchi hanno visto un prodotto di pezzatura media e colore non proprio rosso brillante, a causa delle alte temperature registrate tra fine luglio e inizio agosto. La campagna è ancora lunga, solitamente la raccolta termina per fine settembre, ma qualità e quantità maggiori dovrebbero registrarsi già a partire da questa settimana".