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Il commercio equo e solidale cresce in Lussemburgo

La banana Fairtrade rimane il prodotto preferito del consumatore

Il commercio equo e solidale sul mercato lussemburghese è in aumento. E' quanto emerge dal rapporto annuale della ONG Fairtrade Lëtzebuerg. Nel dettaglio, il fatturato generato sul mercato lussemburghese dalle vendite di tutti i prodotti Fairtrade dei vari partner della ONG è di 21,85 milioni di euro, con un incremento del 13% in un anno.

A livello di prodotto, la banana Fairtrade rimane il prodotto preferito del consumatore in Lussemburgo poiché rappresenta il 35,66% del mercato: una banana su tre in Lussemburgo proviene da una cooperativa certificata Fairtrade.

La rosa Fairtrade occupa la seconda posizione con una quota del 29%, seguita dal caffè con la sua quota di mercato dell'11%. In media, le persone spendono 35,60 euro all'anno per tali prodotti. Di questo importo, dal 20 al 30% avvantaggia direttamente i produttori che chiedono un prezzo equo per il lavoro svolto, il tutto in condizioni che rispettino le persone, i loro diritti e la loro salute.

Questi 35,60 euro possono sembrare relativamente bassi nell'arco di dodici mesi, ma il Lussemburgo è ancora al sesto posto tra i paesi consumatori di prodotti Fairtrade. Lontano, la Svizzera guida questa classifica con una media di 85,44 euro pro capite, seguita da Irlanda (79,55 euro), Finlandia (54,76 euro), Svezia (40,89 euro) e Austria (39,44 euro). Si noti che i Paesi limitrofi sono molto meno affezionati al commercio equo e solidale poiché un francese spende in media solo 13,47 euro all'anno, un belga 19,15 euro all'anno e un tedesco 24,55 euro all'anno per i prodotti Fairtrade.

Fonte: ICE BRUXELLES

Data di pubblicazione:

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