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Spazio per le aziende esaurito: ora largo a buyer e visitatori. Intervista a Renzo Piraccini

Macfrut Digital: tracciata una nuova strada

Sono stati acquistati tutti i 530 moduli a disposizione delle aziende per partecipare al Macfrut Digital (8-10 settembre 2020), la prima fiera digitale dell'ortofrutta, proposta da Cesena Fiera al posto della tradizionale manifestazione a Rimini. Ne parliamo con il presidente Renzo Piraccini.

FreshPlaza (FP): Presidente, a oggi (21 agosto 2020), quale è la situazione iscritti?
Renzo Piraccini (RP): Abbiamo esaurito tutti i moduli possibili, 530, acquistati da 400 espositori. Anche sul fronte iscrizione dei buyer siamo a posto, con 600 presenze. Ora stiamo lavorando sui visitatori che sono tenuti a iscriversi: anche per questi c'è un numero massimo fissato a quota 30mila.

FP: Ma come si svolgerà la fiera, nel dettaglio?
RP: Può essere spiegata in questo modo: vi sono due livelli distinti, uno per i buyer e uno per i visitatori. I buyer, che per il 70% sono esteri, hanno una corsia privilegiata nell'incontro con le aziende. E' un lavoro di programmazione curato dal nostro staff, in modo da far collimare le agende e gli interessi specifici dei compratori e delle imprese. L'altro aspetto riguarda i visitatori professionali: come per una fiera tradizionale, il visitatore entra, guarda gli stand, vale a dire i video aziendali, e poi se è interessato dialoga in tempo reale con l'impresa per fare eventuale business.

Renzo Piraccini presidente di Cesena Fiera

FP: Come Cesena Fiera siete soddisfatti di questa scelta?
RP: Abbiamo rischiato, in un certo senso, perché ci siamo avventurati su una strada totalmente nuova per il nostro comparto. E i fatti ci stanno dando ragione: le adesioni hanno superato le aspettative, la situazione internazionale non permetterebbe alcun incontro reale. Ci sentiamo pionieri.

FP: Questo è il futuro delle fiere?
RP: Questo è un aspetto del futuro, e siamo orgogliosi di averlo anticipato. Ovviamente tutti ci auguriamo di poter tornare presto alle fiere in presenza, ma intanto questa alternativa è valida. Non è un market place, bensì è un modo reale di incontrasi e fare affari. Le aziende espositrici lo hanno capito e ciò è dimostrato dalla qualità dei video: in 58 secondi vengono spiegati i punti di forza e chi è interessato capisce se l'azienda fa al caso suo oppure no.

FP: Per un ente fieristico, però, gli introiti sono inferiori rispetto a un evento tradizionale.
RP: Il futuro non si può bloccare, al massimo lo si può anticipare e trarne il maggior beneficio possibile. Noi non abbiamo avuto paura di questo e le imprese lo hanno capito. Il rapporto spesa/beneficio è tutto a vantaggio delle aziende ma, come ben sappiamo, se le imprese fanno affari, a ottenere vantaggi è tutto il comparto, è tutta la filiera. Occorre avere una visione ampia del settore, non limitarsi al proprio piccolo orticello. D'altra parte, un ente fieristico ha come scopo quello di fare da volano alle imprese.