Attualmente, la fornitura di drupacee biologiche dalla Grecia è a pieno regime. La pandemia di coronavirus ha avuto un impatto marginale sulle esportazioni e ciò significa che le perdite di raccolto dovute al clima stanno avendo un impatto maggiore. "Ciò significa che c'è stato un notevole gap nella fornitura nelle drupacee precoci e di mezza stagione, che si tratti di nettarine, pesche o albicocche". A sostenerlo è Sophoclis Michaelides, direttore generale di Bio-llios, di Tübingen, un grande fornitore di prodotti biologici greci.
Albicocche biologiche greche
Secondo Michaelides, le condizioni climatiche nell'importante regione di coltivazione della Grecia settentrionale sono state particolarmente deleterie per la crescita delle drupacee. "Immediatamente dopo la fioritura, si è verificata una gelata tardiva, seguita da un'ondata di calore breve, ma estrema, con temperature che sono arrivate a 42 gradi. Come risultato sono disponibili solo piccole rese e le merci disponibili per l'export vengono vendute a prezzi molto elevati". Secondo le stime attuali, i prezzi sono più alti del 20-30% circa rispetto all'anno scorso.
Coltivazione dell'uva in Grecia
Inoltre, sul mercato domestico greco è presente una domanda piuttosto elevata per le drupacee biologiche, perché i volumi disponibili sono limitati nel settore convenzionale. Come risultato, sono molto poche le merci che restano per l'esportazione e, per questo, i prezzi subiscono un ulteriore aumento. Tuttavia, il mercato dovrebbe riprendersi subito. Michaelides afferma: "Al momento, i produttori stanno cominciando a raccogliere le varietà tardive e ci aspettiamo una buona disponibilità di prodotto, vale a dire rese da normali a buone".
Le uve biologiche Sultana arriveranno presto.
Prevista una buona campagna dell'uva
Nel frattempo, anche la raccolta delle uve biologiche greche è pronta a partire. Tra poco più di una settimana, le prime uve da tavola della stagione di quest'anno verranno raccolte e caricate.
"Tradizionalmente, cominciamo con le Thomson senza semi e le Sultana nell'ultima settimana di luglio. Una settimana dopo circa seguiranno le prime uve nere Attiva, una varietà coltivata esclusivamente in Grecia".
Rispetto alle drupacee, i primi segnali sono positivi. "Il clima è stato ottimale e fresco e ci sono state ben poche infestazioni di parassiti ed è per questo che ci aspettiamo rese elevate e qualitativamente buone. Per il momento, speriamo che il clima continuerà a essere favorevole nelle prossime settimane".
Parallelamente alle uve da tavola biologiche, sta cominciando anche la stagione dei fichi greci. Bio-llios è uno dei player più grandi sul mercato tedesco, per questo segmento.
Bio-llios è uno dei fornitori principali del commercio alimentare biologico tedesco, in termini di uve biologiche greche. Le uve biologiche vengono coltivate sotto contratto da tre cooperative nel Peloponneso e a Creta. "Negli ultimi anni, siamo riusciti a incrementare continuamente i volumi, come è successo anche per la qualità delle nostre uve. Ovviamente, in Italia e Spagna ci sono rese più alte e zone di coltivazione più grandi. La coltivazione delle uve da tavola biologiche greche è più laboriosa, in parte anche a causa delle strutture agricole di piccole dimensioni, ma non c'è una monocoltura e la frutta viene prodotta in armonia con la natura".
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