Lo scorso fine settimana, c'è stato un caso di coronavirus in un centro di imballaggio della società murciana Frutas Esther, che al momento si trova nel pieno della campagna dell'uva da tavola. Si tratta di una donna di 20 anni asintomatica. Lei e i dipendenti della sua sezione sono stati isolati immediatamente.
"Abbiamo implementato un rigoroso protocollo di prevenzione dei contagi che è in vigore fin da marzo. Ciò ci ha permesso di individuare il caso in questione e di continuare la nostra attività di produzione senza interruzioni - dichiara Jesús Gómez Yelo, direttore di Frutas Esther - Alla riunione della Commissione per il Covid-19 della Regione di Murcia siamo stati di esempio e diligenza in questo processo. Abbiamo implementato il protocollo di sicurezza e prevenzione contro il coronavirus prima dell'inizio di questa campagna. Grazie a questo i nostri lavoratori si sentono sicuri e a loro agio sul posto di lavoro".
La società murciana specializzata in uva da tavola ha registrato una produzione inferiore rispetto all'anno scorso, dovuta sia alle abbondanti piogge registrate per 21 giorni ad aprile (qualcosa di mai visto prima a Murcia) sia alle insolite temperature elevate di febbraio, che hanno fatto sì che le piante non ricevessero le ore di freddo necessarie. A livello commerciale fornitura e domanda sono piuttosto in equilibrio, secondo Jesús Gómez. "In Spagna c'è meno frutta a disposizione e l'Egitto, Paese che nelle prime settimane della campagna è stato un forte competitor, ha già terminato la stagione".
Ad aprile e maggio, prima che cominciasse la campagna, vi era un'incertezza maggiore dal momento che i mercati rionali e quelli centrali avevano chiuso. "Questi canali hanno ancora una notevole importanza nei Paesi del bacino del Mediterraneo - dichiara Jesús Gómez - Ora l'incertezza è tornata perché sebbene questi canali abbiano mostrato una ripresa graduale, in diverse zone ci sono molti nuovi casi di Covid-19, sia in Spagna che in altre nazioni, quindi temiamo la possibilità di un nuovo lockdown".
Viste le circostanze, quest'anno le esportazioni si orientano maggiormente sull'Europa. "L'anno scorso i mercati di Cina e Vietnam hanno approvato l'accesso alle uve da tavola spagnole, ma a causa della pandemia ci sono ritardi significativi nei porti, sia in Asia sia in Sudafrica, un mercato che noi consideriamo già consolidato. Con un prodotto così deperibile non possiamo permetterci ritardi nell'arrivo della frutta. Dovremo fare del nostro meglio per adattarci a questa nuova situazione di normalità".
Per maggiori informazioni
Jesús Gómez Yelo
Frutas Esther, S.A.
Ctra Estación km 1,9
30550 Abarán. Murcia - Spagna
Tel.: +34 968770000
Email: jesus@frutasesther.es
Web: www.frutasesther.es