Durante il lockdown, a parte i prodotti ortofrutticoli ritenuti dal consumatore indispensabili e quindi di prima necessità, sono state molte le referenze per le quali sono mancati gli acquisti, con conseguente blocco delle vendite. E' stato il caso della frutta tropicale, per esempio, fatta eccezione per le banane. Queste ultime, infatti, sono state tra le referenze che, durante il lockdown, sono andate bene, forse perché legate solamente in parte al canale horeca.
"In piena pandemia la richiesta di banane è stata elevata, i quantitativi disponibili non sono stati tali da soddisfare la domanda e i prezzi sono schizzati alle stelle. Attualmente invece, le quotazioni sono in calo di circa 20-25 centesimi al kg, l'offerta è stabile e la domanda è minore rispetto a due mesi fa. Infatti le banane di prima hanno subito un modesto calo di prezzi di circa 20 cent, mentre per quelle di seconda si parla di 20/30 cent in meno al kg". Così riferisce un imprenditore del settore.
"Per quanto riguarda l'ananas, pare che negli ultimi giorni il mercato stia acquistando vivacità. Solitamente, in estate le vendite di ananas risultano inferiori rispetto agli altri periodi dell'anno, per via dell'abbondante offerta di frutta alternativa, in quello stesso periodo. Attualmente, tuttavia, riscontriamo una domanda che si allinea alla norma, con quotazioni discrete. Alta è la richiesta da parte di Calabria e Sicilia, visti gli afflussi turistici di questo periodo".
"Sul fronte della frutta esotica, si sta muovendo qualcosa. Grazie alla riapertura di diverse strutture ricettive e turistiche, i consumi stanno ripartendo timidamente, anche se i prezzi non sono elevati, tant'è vero che molti imprenditori incentivano gli acquisti proprio mantenendo i prezzi più bassi".