La prossima campagna dei cachi Melotto® non è poi così lontana: le coltivazioni si presentano in uno stato ottimale nelle diverse zone geografiche, anche se in alcuni areali, come Sardegna, Campania e sud della Puglia, si sono dovute rivedere al ribasso le quantità disponibili per l'annata 2020.
Roberto Pisano, socio produttore sardo con 7 ettari dedicati alla varietà Rojo Brillante, ci spiega: "Le gelate di fine marzo hanno provocato una riduzione delle rese di circa il 50%. La pianta, quindi, è scarica, ma le aspettative di ottenere una remunerazione tale da poter compensare le perdite sono comunque elevate. Dopo aver prodotto per circa 30 anni drupacee, ho deciso di diversificare le mie coltivazioni, aprendomi a una cultivar che, negli ultimi periodi, ha fatto grandi passi in avanti in termini agronomici e commerciali".
In Sicilia, in modo particolare a Caltanissetta e Agrigento, province in cui il progetto Melotto conta molti associati, non si registrano danni da gelo. I dati sono incoraggianti e c'è un'ottima produzione. Anche in Basilicata, nel Metapontino, le coltivazioni godono di ottima salute: rese, qualità e pezzatura saranno garantite per la prossima campagna.
Dal tarantino ci giunge la testimonianza di Vincenzo Motola. "Ci sono tutti i presupposti, sia quantitativi che qualitativi, per una buona campagna. Il frutto è in accrescimento, la fase della cascola è terminata. Per quanto mi riguarda, le percentuali produttive sono lievemente più alte del 2019, ma, come ogni anno, dobbiamo fare i conti con l'alta produzione e la forte concorrenza spagnola, anche se, ultimamente, la Spagna sta risentendo di un fortissimo squilibrio tra prezzi di vendita e surplus produttivo. Probabilmente, questa situazione diventerà vantaggiosa per il nostro Paese, proprio perché potremmo commercializzare i cachi italiani con più serenità".