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Secondo Maximiliano González (Frutas Nene) la situazione potrebbe migliorare tra una settimana

L'India non puo' essere una destinazione alternativa al Brasile per le susine spagnole

Quest'anno la commercializzazione delle susine spagnole è stata più difficile del previsto, a causa della chiusura del mercato brasiliano. Se così non fosse stato, probabilmente la campagna sarebbe stata buona. La situazione potrebbe migliorare nelle prossime settimane visto il drastico calo nella produzione di altri Paesi, come Italia, Francia, Portogallo o Grecia.

Maximiliano González del dipartimento vendite di Frutas Nene, con sede a Valdecalzada (Badajoz - Spagna) afferma: "La perdita del Brasile ha avuto un grande impatto. Anche se non esportavamo direttamente verso questo Paese, la fornitura che è stata deviata verso altre nazioni, come il Canada, sta facendo diminuire i prezzi". Questa azienda familiare produce e commercializza circa 4.500 tonnellate di frutta, principalmente susine. L'azienda è specializzata in susine gialle, pesche, nettarine, albicocche e pere Ercolina.

Le varietà di susine che hanno sofferto maggiormente la chiusura del mercato brasiliano sono quelle nere. Al contempo il mercato delle susine rosse sembra in ripresa, dal momento che la varietà Fortuna, per esempio, sta guadagnando terreno in Medio Oriente - spiega González - Sono sicuro che la situazione migliorerà tra una settimana. Il mercato, infatti, sarà più carente di susine nere e l'assenza delle susine italiane, francesi o greche che hanno registrato una riduzione nella produzione, sarà più evidente".

Per quanto riguarda la possibile sostituzione del mercato brasiliano con quello indiano, l'esportatore afferma che forse potrebbe essere una buona soluzione per le società che hanno grandi volumi e un'ampia gamma di prodotti, dal momento che i prezzi offerti da tale Paese sono molto bassi.

"Lavoriamo con il mercato indiano da anni. Si dice che gli indiani stiano boicottando le susine cinesi, ma noi abbiamo potuto constatare di prima mano che i prodotti cinesi continuano a essere importati a prezzi molto bassi. In ogni caso, non penso che l'India possa essere una destinazione alternativa al Brasile, soprattutto per quelle società la cui attività dipende principalmente dalle susine. Le imprese che si concentravano principalmente sul Brasile si trovano improvvisamente a dovere affrontare conseguenze disastrose".

"Solo le grandi società, che hanno un'ampia gamma di prodotti e che si possono permettere di vendere susine a prezzi bassi, con poco profitto, troveranno nell'India una valida alternativa".

"E' chiaro che l'assenza del mercato brasiliano quest'anno sarà un problema, ma il prossimo cosa succederà? E' un mercato importante e non penso che la situazione migliorerà a breve termine. Gli esportatori stanno provando a spedire le susine ovunque, ma bisogna tenere a mente che se questi mercati alternativi non acquistavano la frutta prima, non lo faranno certo ora o comunque non a prezzi per noi accettabili".

Frutas Nene vende le sue susine a catene di distribuzione in diversi nazioni europee, tra cui la Polonia, la cui domanda per alcune varietà sta aumentando anno dopo anno. L'azienda esporta anche in Canada, India e Medio Oriente. "Probabilmente abbiamo prodotto troppo negli ultimi anni e non eravamo pronti a sorprese come questa - conclude Maximiliano González - Stiamo cercando di diversificare i nostri mercati il più possibile per riuscire a gestire situazioni come quella di quest'anno".

Per maggiori informazioni
Maximiliano González
Frutas Nene
Ctra. de Guadiana, s/n Km. 0,5
06185 Valdelacalzada, Badajoz - Spagna
Tel.: +34 924 44 61 93
Cell.: +34 630 35 08 26 
Email: info@frutasnene.com
Web: www.frutasnene.com

Data di pubblicazione: