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Il neo eletto presidente Antonio Lo Tauro delinea progetti e prospettive dell'organizzazione

Nasce il Distretto Produttivo Ficodindia di Sicilia

Dopo anni di intenso lavoro sul territorio e di contatti con le aziende del settore del ficodindia siciliano, il comparto ha accolto con grande soddisfazione la notizia del riconoscimento del Distretto Produttivo Ficodindia di Sicilia.

Questa filiera produttiva è, a livello europeo, esclusiva della Sicilia, che detiene il monopolio del mercato italiano e oltre il 90% del mercato comunitario.

Il Decreto di riconoscimento n. 1288 del 07/07/2020 notificato dall'Assessorato Regionale alle Attività Produttive ha colmato un vuoto legislativo che durava dalla metà del 2016, anno in cui cessava il riconoscimento di tutti i Distretti Produttivi.

In foto Antonio Lo Tauro, neo eletto presidente del Distretto Produttivo Ficodindia di Sicilia e Aldo Brancato, dirigente Regione Siciliana, incaricato per l'istruttoria dei progetti

FreshPlaza ha raggiunto telefonicamente Antonio Lo Tauro, presidente del Distretto Produttivo Ficodindia di Sicilia, per fare il punto sulle attività in programma nel medio e lungo periodo.

"Adesso l'obiettivo è quello di diventare protagonisti della prossima programmazione utilizzando strumenti e strategie per consentire alle nostre imprese di accedere a opportunità economiche in termini di: miglioramento degli standard qualitativi, promozione e maggiore competizione sui mercati. Ringrazio in particolare il funzionario Aldo Brancato che ha seguito l'iter istruttorio, il dirigente generale Carmelo Frittitta che ha coordinato i procedimenti amministrativi e l'assessore Mimmo Turano che ha tenuto fede all'impegno preso sul rinnovo dei Distretti scaduti e il riconoscimento di nuovi soggetti".

Nel complesso il Distretto rappresenta 66 imprese, 6 Comuni, 2 GAL (Gruppi di Azione Locale), 2 Università, un Consorzio di Tutela, un' Organizzazione di Categoria, un Istituto di Istruzione Superiore e diverse associazioni.

"Tra gli obiettivi più importanti da perseguire nell'immediato - sottolinea Antonio Lo Tauro -  c'è quello di definire innanzitutto la governance del Distretto e iniziare a lavorare in piena sinergia con i nostri soci. Fondamentale il confronto con l'Amministrazione Regionale, in particolare con la Consulta dei Distretti che l'assessore Turano si è impegnato a istituire in tempi brevi con proprio decreto".

 
Da sinistra: Francesco Grassenio, Giovanni Bua, Salvatore Rapisarda e Antonio Lo Tauro

"Nel 2012 siamo stati riconosciuti come Distretto del Ficodindia del Calatino Sud Simeto - chiarisce il neo presidente - e oggi, anziché optare per il rinnovo mantenendo la stessa denominazione, abbiamo deciso di procedere alla richiesta di un nuovo riconoscimento per allargare la compagine sociale a tutta l'isola. Pertanto coerentemente con questa scelta oggi è il neonato Distretto Ficodindia di Sicilia che lavorerà per aggregare le più importanti realtà produttive e commerciali regionali che operano nell'areale di San Cono e dell'Etna. Tra queste desidero ricordare le Organizzazioni di Produttori 'Ficodindia di San Cono' e il suo giovane presidente Francesco Grassenio, 'La Deliziosa' e gli instancabili fratelli Bua (Giovanni, Salvatore e Nino) e il 'Consorzio Euroagrumi' guidato dell'attivissimo Salvatore Rapisarda".

Le nuove frontiere del ficodindia
Antonio Lo Tauro afferma: "C'è molto da fare nel nostro comparto produttivo, soprattutto dovremo impegnarci per cercare di realizzare le azioni indicate nel Patto di Sviluppo Distrettuale. Per quanto riguarda il consumo del prodotto fresco, è necessario far conoscere maggiormente le proprietà straordinarie del ficodindia, le sue caratteristiche funzionali salutistiche, sia in Italia che all'Estero".

"E' importante concentrare la produzione per essere più forti e competitivi sui mercati, rafforzando l'operato delle Organizzazioni di Produttori. E' necessario, inoltre, puntare sulla certificazione del prodotto utilizzando i marchi di qualità esistenti e promuovendo la diffusione di nuove certificazioni a garanzia della provenienza del nostro prodotto. Nell'ottica dell'innovazione e della sostenibilità delle produzioni, punteremo all'utilizzazione di altre parti della pianta (cladodi, semi, fiori) e dei sottoprodotti (frutti di scarto, residui della potatura) per sviluppare nuove attività nel settore energetico e zootecnico (biomasse, foraggi, mangimi) e una gamma di prodotti (estratti, farine) utilizzabili dall'industria cosmetica e nutraceutica".

"Il lavoro certo non manca ed è per questo che rivolgo l'invito a tutte le aziende siciliane che si occupano a vari livelli di ficodindia ad aderire al nostro Distretto. Vogliamo creare un sistema di opportunità e di relazioni commerciali, che possano favorire il processo di crescita di ogni singola impresa, da quelle più piccole - che stentano a stare sul mercato - alle più importanti che desiderano competere sui mercati internazionali" conclude Lo Tauro.