Il mercato delle angurie sta attraversando settimane davvero difficili, ma all'orizzonte si intravedono alcuni spiragli di luce. "C'è un lieve sentore di ripresa. Da un paio di giorni, sto avendo un leggero incremento delle richieste per quei frutti di maggiore pezzatura. Con 20 ettari dedicati posso solo sperare che il momento ideale arrivi al più presto, altrimenti avrò, a stagione più che inoltrata, molta merce da buttare". A spiegarlo è un agricoltore del metapontino, Giuseppe Petrocelli.
"I miei clienti, sparsi in diverse regioni italiane, iniziano a chiedermi calibri dai 10 ai 18 kg, ma i prezzi rimangono da fame: stiamo parlando, infatti, di 0,13-0,16 euro/kg. Questo lieve crescere di ordinativi è da prendere con le pinze. A confermare tale trend ottimistico potrà essere soltanto un aumento del turismo nel nostro Paese, oltre che un clima estivo stabile e duraturo. Ho appena terminato con la varietà, sotto serra, Caravan, per dedicarmi esclusivamente alla raccolta in pieno campo dell'anguria Melania, cultivar nota per croccantezza, pezzatura e shelf-life".
Conclude il produttore: "Nelle settimane precedenti, le perdite sono state significative. Personalmente, ho dovuto mandare al macero oltre 200 tons. Il periodo è buio, non possiamo paragonarlo al 2019, quando riuscivo a spedire anche 80-100 tons di prodotto al giorno, con prezzi di vendita di 0,40-0,45 euro/kg. Ora siamo a poco meno di 30 tons/giorno, ma sono fiducioso. Qualcosa si muove, seppur molto lentamente".
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