"Finora abbiamo raccolto circa il 30% della produzione, ma entreremo nel pieno della campagna dalla prossima settimana. I primi stacchi dell'uva Victoria e Black Magic sono stati eseguiti nei primissimi giorni di luglio. Gli ordini non mancano, ma è l'estero a ordinare di più". È questo il commento di Antonio Cantatore, sales manager della Cantatore Antonio & Figlio S.r.l. di Ruvo di Puglia (Bari).
"Man mano che passano i giorni, oltre a permetterci di contare su maggiori quantità giornaliere da poter spedire ai clienti, l'uva acquisisce colore e grado brix. Dal punto di vista qualitativo, stiamo parlando di primizie eccezionali sia per grandezza dell'acino sia per caratteristiche organolettiche, entrambi parametri migliorati soprattutto dopo le piogge di maggio, seguite da un periodo prolungato di giornate soleggiate".
A sinistra, Antonio Cantatore. A destra, Vincenzo Cantatore.
"Gli effetti del Covid-19 si ripercuotono anche sulla commercializzazione delle uve. A livello di ordinativi, dobbiamo distinguere le vendite nazionali da quelle europee. Infatti, per le richieste italiane registriamo un calo del 40% rispetto allo scorso anno. I nostri clienti ci riferiscono che a mancare sono proprio gli ordini provenienti dalle strutture ricettive. Le principali destinazioni settentrionali sono i mercati generali di Mestre, Treviso, Padova, Torino e Verona, con prezzi che variano da 1,20 a 1,60 euro/kg".
Situazione diversa per il mercato estero: "Gli ordini ci sono, specie in Germania e Paesi Bassi. Non abbiamo subito una riduzione, anzi, notiamo un lieve incremento rispetto allo scorso anno. Seppur le quotazioni sono calate di circa 0,30 euro/kg rispetto al 2019, si mantengono comunque costanti da inizio luglio (prezzi da 1,60 a 2 euro/kg). Finora tutto sembra procedere nel verso giusto, ma siamo preoccupati su quello che potrà succedere quando tutti gli areali si ritroveranno nel clou della produzione".
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