"Saremmo soddisfatti se si tornasse alla normalità fra un anno. Ma il vero spartiacque sarà il mese di settembre: solo allora capiremo se ci saranno i segnali giusti per tornare a una sorta di normalità". Lo afferma Angelo Palma, direttore della ditta Conor, specializzata proprio in forniture per il settore dei pasti fuori casa.
"Come avevo riferito 4 mesi fa (cfr. FreshPlaza del 19/03/2020) la riprogrammazione è stata la nostra ancora di salvezza. Abbiamo dovuto fare scelte drastiche. Ad esempio, parte di ortofrutta biologica destinata alle mense l'abbiamo dirottata nella Gdo, ma costretti a riclassificarla come convenzionale. In pratica, i consumatori che hanno acquistato questi nostri prodotti, hanno mangiato bio al prezzo del convenzionale".
Angelo Palma in una foto d'archivio
Secondo il direttore in questo momento si vive alla giornata, e solo a settembre si avranno le idee più chiare. "Parlando con molti clienti ho recepito questo massaggio: non possiamo permetterci un'altra chiusura totale. Molte aziende, nonostante gli aiuti statali come la cassa integrazione, hanno notevoli difficoltà finanziarie. Noi abbiamo la fortuna di avere le spalle solide e più alternative di vendita, altrimenti sarebbero stati guai".
Conor era fornitore di diverse navi da crociera, un giro d'affari notevole che si è azzerato. "Il 2020 può ritenersi chiuso sul fronte crociere, non credo che, salvo rari casi, possa muoversi qualcosa".
Anche la frutta di quarta gamma, settore in cui Agribologna, con il marchio Fresco Senso, primeggia, ha subito uno stop importante. "Anche se le vendite di frutta di quarta gamma hanno sofferto quanto quelle di verdura - aggiunge il direttore - noi non ci siamo fermati e abbiamo presentato una novità. Si tratta di un packaging ecologico, in cartone riciclabile che va a sostituire la plastica. Un segnale di fiducia nel futuro e la volontà di non fermarsi".
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