Giorni difficili non solo per lo zucchino, il quale sta vedendo le proprie quotazioni praticamente dimezzate, ma anche per i pomodori, a prescindere dalla loro varietà e pezzatura. Sui mercati è visibile un'elevata offerta, con conseguente flessione dei prezzi di vendita.
"Dagli ultimi giorni di giugno, contestualmente con le zucchine, registriamo un blocco delle vendite dei pomodori, ma in realtà questo trend riguarda un po' tutti gli ortaggi", così spiega l'agricoltore Davide Montano di Policoro (Matera), aggiungendo: "C'è una disponibilità maggiore di prodotto, proprio perché tutti gli areali sono ormai giunti a maturazione".
"Se infatti fino a una settimana fa i pomodori provenivano esclusivamente dalla Sicilia, ora invece sui mercati arriva merce anche dalla Puglia, dalla Basilicata (in minima parte), da Fondi e dal napoletano, provocando così un surplus di offerta, che deprime le quotazioni commerciali. Il pomodoro verde insalataro è stato il primo a risentire di questo andamento negativo, con prezzi di vendita all'ingrosso scesi da 1,10-1-30 €/kg, fino a 0,50-0,60 €/kg. Per noi produttori rimangono solo briciole".
"E' normale, in questo periodo dell'anno, che si verifichi una flessione dei prezzi, ma stavolta la crisi è più evidente, a causa della limitata riapertura e degli scarsi ordinativi dei ristoranti o altre attività simili, tanto al Nord quanto al Sud Italia".