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Inizio promettente, ma domanda e prezzi sono in calo

Il meteo influenza la stagione dell'anguria greca

La stagione greca delle angurie ha vissuto momenti difficili, che però non sono dipesi dalla crisi pandemica. All'inizio della stagione, le condizioni meteo sembravano essere quelle ideali, ma da allora sono peggiorate e di conseguenza, la domanda è diminuita.

Dopo un inizio promettente, la stagione ha dovuto far fronte a una domanda più limitata e prezzi più bassi, conferma Christos Varvaresos della Greek Fruits. "La campagna delle angurie ha avuto un inizio vivace, con una forte domanda e ottimi prezzi per i produttori. Ciò è stato dovuto principalmente al bel tempo in Europa e a un breve periodo caldo estremo, che ha causato un picco della domanda di angurie. Successivamente la richiesta, e di conseguenza i prezzi, sono diminuiti, causando l'intasamento delle esportazioni e un ritardo di gran parte della raccolta sul campo. La natura delle angurie è che quando arriva il momento della raccolta, questa dovrebbe essere fatta entro un massimo di 3-4 giorni, dopodiché si hanno problemi di maturazione eccessiva e ciò dispiace ai clienti".

Durante la stagione di crescita delle angurie, tutto sembrava perfetto per tutte e quattro le varietà esportate dalla Greek Fruits: “Il clima durante tutto il periodo di crescita è stato buono, anzi l’ideale. Ciò ha comportato una buona resa nei nostri campi. Produciamo principalmente quattro varietà di angurie, che rientrano in due categorie, angurie di forma allungata e angurie rotonde. Le forme lunghe sono le varietà Samantha e Cleopatra, quelle rotonde sono Florida e Obla. Esportiamo tutte e quattro le varietà in tutta Europa. Puntiamo alla qualità perfetta, collaborando con i nostri produttori, che lavorano esclusivamente per noi, controllando tutti gli agrofarmaci - se necessari - che vengono utilizzati, e assicurandoci che vengano utilizzati correttamente e al momento giusto", spiega Varvaresos.

All'inizio della stagione delle angurie, la sfida più grande sembrava fosse la chiusura dei confini, ma in realtà la scarsa domanda ha causato il peggioramento della campagna commerciale. "A giudicare dall'esperienza degli anni precedenti, ci aspettavamo una buona stagione, ma il meteo non è stato dalla nostra parte, in quanto bisogna che faccia caldo perché i consumatori desiderino le angurie. Anche se il raccolto è di alta qualità, le esportazioni sono limitate a causa del maltempo e delle temperature medio-basse di questo periodo, in tutta Europa".

"La nostra paura principale è stata la chiusura dei confini durante la pandemia, ma il meteo ha dimostrato di essere il nostro più grande nemico. Tutta questa brutta situazione fa diminuire la domanda", dice Varvaresos. "Finora la logistica non è stata un problema, ma con l’arrivo dell'estate, l'attenzione delle società di trasporto merci si sposta su altre zone europee e sarà più difficile trovare i camion per consegnare i nostri ordini. L'obiettivo della nostra azienda, nell'esportazione dell’anguria, è raggiungere le 6.000 tonnellate e prevediamo di raggiungere tale obiettivo entro la fine della stagione".

Anche se quest'anno gli esportatori potrebbero dover attraversare dei periodi più difficili, sono i produttori quelli che avrebbero davvero bisogno di un supporto extra: "Questo è stato un anno difficile. I produttori greci speravano in una stagione eccellente e in un clima che favorisse la raccolta, ma quando è arrivato il momento, i prezzi e la domanda erano a un livello molto basso. Tutte le società d'esportazione, inclusa la Greek Fruit, e tutti i broker che si occupano di esportazioni o mercato locale, tutti abbiamo dovuto supportare i produttori con cui collaboriamo. Come azienda stiamo facendo del nostro meglio, anche se ciò significa che il nostro margine di profitto diminuisce. E' essenziale comprendere - conclude Varvaresos - che il ruolo principale nella filiera è quello del produttore e, proprio per questo, ha bisogno di sostegno durante questo difficile periodo. Se le cose dovessero continuare così, molti dei nostri produttori ci hanno detto che dovranno rinunciare alla produzione di angurie".

Per maggiori informazioni:
Dimitris Kousogiannopoulos
Greek Fruits
Tel: +30 262 305 5200
Mob: +30 697 941 5007
Email: info@greekfruits.gr
www.greekfruits.gr

Data di pubblicazione: