"Giugno 2020 non è stato un mese proficuo, per gli ortaggi di stagione: nessuna referenza si è infatti distinta positivamente. Un'abbondante offerta ha intasato i mercati, mentre al contempo una domanda inferiore ha determinato il crollo delle quotazioni. I consumi non sono stati incoraggianti, anche in virtù del fatto che, durante il lockdown, si è radicata l'abitudine, nei consumatori, di coltivare l'orto domestico. Credo che anche questo aspetto, seppur in modo marginale, abbia inciso negativamente sul consumo complessivo delle verdure, viste già di per sé come referenze con una conservabilità troppo breve per farne grosse scorte. In questo scenario, il surplus produttivo è stato il fattore decisivo perché molta merce rimanesse invenduta. Gli ortaggi, insomma, hanno vissuto tempi migliori". Così dichiara a FreshPlaza un imprenditore campano.
"Fino a maggio 2020, quando si era cominciato a immettere sul mercato i primi ortaggi campani, le quotazioni erano state soddisfacenti, mentre adesso se riesci a vendere le zucchine a 30-40 centesimi di euro, puoi dirti fortunato. Anche per le lattughe la situazione è critica. E' vero che, sempre a giugno degli anni scorsi, le quotazioni delle verdure non sono mai state molto entusiasmanti, ma c'era sempre quella data referenza che tirava, rispetto alle altre. Cosa che, quest'anno, non si è verificata".