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Scelte alimentari sempre piu' condizionate dai social media

Prima era compito della tv, ora spetta ai social network. Fotografie di dolci, pizza, snack o piatti pronti da mangiare fanno ormai tendenza sulle piattaforme social. E allora, perché non sfruttare questi mezzi anche per veicolare messaggi di una sana alimentazione e incrementare i consumi di ortofrutta, ad esempio?

Come si legge sul sito fondazioneveronesi.it, dell'utilità di far circolare messaggi utili e far crescere l'adesione a una dieta varia ed equilibrata attraverso i social media, sono convinti i ricercatori del dipartimento di psicologia della Aston University (Birmingham), i quali sottolineano come questi mezzi possano essere un'opportunità a disposizione delle istituzioni sanitarie, per migliorare le scelte alimentari della popolazione.

I ricercatori sono giunti a queste conclusioni dopo aver condotto un sondaggio su 369 studenti universitari. L'analisi si è focalizzata sui consumi di frutta, verdura e snack ad alta densità energetica. Ai ragazzi, gli autori hanno chiesto di stimare le quantità di questi prodotti consumati dalle persone che facevano parte dei loro "contatti" su Facebook.

Dopo aver raccolto anche le informazioni riguardanti le effettive abitudini alimentari dei partecipanti alla ricerca, gli studiosi hanno incrociato i dati. Obiettivo: verificare quale fosse l'impatto delle informazioni tratte dal social network sulle scelte compiute a tavola dai ragazzi. Così, coloro che avevano avuto l'idea che i propri amici seguissero una dieta più salutare, hanno incrementato i consumi di frutta e verdura. Lo stesso trend ha riguardato i consumi di junk food, ma in maniera meno rilevante.