I funghi britannici e irlandesi possono arrivare sugli scaffali dei retailer entro 12 ore dalla raccolta, percorrendo al massimo solo 400 miglia circa. Al contrario, i funghi provenienti dal continente europeo possono impiegare fino a 36 ore per raggiungere gli scaffali, percorrendo migliaia di miglia. Secondo Padraic O'Leary, manager director della Walsh Mushrooms, bisogna produrre funghi locali molto più freschi e dare loro una shelf life più lunga.
"Negli ultimi tre mesi, la domanda di funghi è stata molto alta, con 1,2 milioni di nuovi acquirenti e vendite per 113 milioni di sterline nei primi tre mesi dell'anno. Se continua così, le vendite aumenteranno fino a 450 milioni di sterline entro la fine dell'anno, il che sarebbe un risultato fenomenale".
Gran parte delle vendite extra può essere attribuita al fatto che le persone, durante il lockdown, hanno cucinato di più a casa; quindi sebbene ci sia stato un calo della domanda da parte dei servizi di ristorazione, c'è stata un'impennata della domanda nel canale retail. Anche i funghi arricchiti con vitamina D hanno registrato un aumento nelle vendite.
"Sugli scaffali, i funghi con vitamina D hanno etichette che pongono in evidenza il fatto che sono arricchiti con vitamina D e che sono esclusivamente di produzione britannica".
Ci sono promozioni come la settimana dei funghi e le settimane vegetariane, per sensibilizzare i consumatori a passare a un'alimentazione senza carne, ma Padraic ha dichiarato di non riscontrare un forte aumento delle vendite, durante queste promozioni. "Penso che il pubblico britannico sia ancora un po' lontano dal sostituire l’hamburger con il fungo, ma le campagne per spingere le persone a ridurre il consumo di carne del 25% e introdurre i funghi come valida alternativa, stanno avendo i loro effetti. E' già di grande tendenza in Paesi come gli Stati Uniti e l'Australia, e penso che in futuro, anche qui da noi, i consumatori preferiranno sempre più i funghi come fonte proteica".
Come in molti settori agricoli, la manodopera che lavora nel settore dei fungi proviene per lo più dall'Est Europa; al momento, ciò costituisce una sfida, per la Walsh Mushrooms. "Negli ultimi mesi ci è andata bene, perché le restrizioni sui viaggi hanno costretto i nostri operai a rimanere con noi, invece di andare a raccogliere i frutti estivi. Tuttavia, nel lungo periodo, la manodopera rimarrà una preoccupazione. La Brexit ovviamente peggiorerà la situazione, anche se negli ultimi anni il Regno Unito è diventato un posto meno attraente dove lavorare, poiché il valore della sterlina è diminuito e altri Paesi europei offrono maggiori certezze".
"La Brexit influenzerà anche la produzione. Possiamo essere autosufficienti nel Regno Unito, ma abbiamo bisogno di più manodopera per espanderci. Abbiamo anche una produzione in Irlanda, ma al momento non sappiamo se ci saranno dei dazi post Brexit".
"Qualunque cosa la Brexit porti, comunque, ci saranno sempre meno miglia da percorrere, per i funghi britannici e irlandesi. E' ciò che li rende più competitivi".
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