Senza tecnologie e innovazione non si può fare frutticoltura professionale. La dimostrazione viene dalla grandinata di giovedì 18 giugno 2020 che ha colpito, attorno alle 22, una parte della provincia di Cuneo, in particolare le zone di Saluzzo, Verzuolo, Lagnasco e Manta. i danni sono stati gravissimi, soprattutto nei frutteti non coperti.
"Per fortuna, gran parte dei nostri impianti hanno una protezione - afferma il responsabile operativo di una cooperativa - e quindi non abbiamo registrato particolari danni. Anzi, le strutture hanno retto il peso del ghiaccio, segno che sono state progettate e realizzate a regola d'arte. Solo gli impianti più vecchi di kiwi, in genere non coperti perché a fine carriera, hanno riscontrato un danno prossimo al 100%. Allo stesso modo, anche certi impianti di pero William, la cui produzione è destinata all'industria di trasformazione e quindi senza reti, registrano gravi perdite".
Ma non è andata così per tutti, come sottolinea una nota di Confagricoltura Cuneo. La tempesta, con formazioni di ghiaccio grandi come uova, ha letteralmente spogliato le coltivazioni. "Nella maggior parte dei casi di impianti scoperti – commenta il direttore di Confagricoltura Piemonte, Ercole Zuccaro – il raccolto di quest'anno è completamente perduto: molti i rami spezzati, con il rischio di compromissione pure della produzione del prossimo anno. Anche per i frutteti meno danneggiati, vista l'avanzata fase fenologica delle piante, in molti casi già in pre-maturazione, la produzione di quest'anno è persa, almeno dal punto di vista qualitativo".
I tecnici di Confagricoltura hanno già avviato la ricognizione dei danni, che oltre ai frutteti, orti e seminativi riguardano anche serre e impianti agricoli. Ha concluso Marco Bruna, responsabile Confagricoltura della zona di Saluzzo e Savigliano: "La violenza della grandine è stata tale che, nei frutteti non coperti da reti, la produzione annuale risulta seriamente compromessa e, anche laddove le reti sono presenti, il peso delle formazioni di ghiaccio è riuscito in alcuni casi a strapparle".
"Abbiamo immediatamente contattato le aziende colpite dal fenomeno temporalesco per capire l'entità delle conseguenze e informarle circa gli interventi da mettere in atto per fermare eventuali infezioni alle piante. Si segnalano danni anche ai kiwi, generalmente non protetti da impianti antigrandine".