"La situazione attuale è complessa e si presenta con nuove sfide: oltre alle ormai note regole del Coronavirus, c'è da fare i conti con l'aumento dei costi logistici e varie restrizioni, colli di bottiglia e ritardi lungo la catena di approvvigionamento. Alla Port International facciamo del nostro meglio, cercando nuove soluzioni per garantire qualità e disponibilità dei prodotti. Il nostro personale, in ufficio e in smart working, mantiene i collegamenti con i nostri partner in tutto il mondo, e tutto procede molto bene", afferma la direzione della compagnia di import/export ortofrutticolo Port International Group.
"Oltre alla salute dei nostri dipendenti, siamo anche molto preoccupati per l'ambiente. L'attuale situazione del Coronavirus dimostra che possiamo influenzare attivamente il cambiamento climatico e che le misure di riduzione sono più attuali che mai. Le insolite condizioni meteo non riguardano solo la nostra attività e i nostri prodotti, ma inducono anche i consumatori a fare delle opportune riflessioni".
Il team della Port International Group al Fruit Logistica di quest'anno.
Con BE CLIMATE, il primo marchio climate-neutral per frutta e verdura fresca, l'azienda con sede ad Amburgo vuole andare oltre e dare l'esempio, con un approccio consapevole e sostenibile al cibo e al nostro ambiente. "BE CLIMATE offre ai consumatori l'opportunità di dare un contributo attivo alla protezione del clima, in modo semplice e senza grandi sforzi".
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