Risparmiare acqua nella coltivazione di zucchine, melanzane e cetrioli è possibile. Agribologna ha avviato il progetto "Sapience", finanziato da EIT Climate KIC, di cui il Consorzio Agribologna è parte attiva, in collaborazione con la 'Fondazione Bruno Kessler' (FBK) di Trento e Tessa Agritech srl. Le prove si svolgono presso alcuni produttori nelle zone di Bologna e Rimini.
Enrico Calegari
"Sapience si contraddistingue anche per le modalità sperimentali prescelte. Si tratta infatti di un test a pieno titolo definibile 'a doppio cieco", è il commento di Valentino Chiarini, responsabile assistenza tecnica e agronomica di Agribologna. "In sostanza, vengono messi a confronto due terreni e due colture identici, di riferimento per lo stesso agricoltore. Il primo dei terreni verrà sottoposto al trattamento tradizionale. Il secondo verrà invece irrigato seguendo le modalità sperimentali, in base ai dati costanti di monitoraggio, in arrivo dalle reti dedicate di sensori e di trasmissione informazioni".
Il progetto Sapience è finalizzato a sperimentare e ad attivare pratiche virtuose di 'agricoltura di precisione' che, monitorando costantemente e mappando l'evoluzione fenologica delle colture, in base al tasso di umidità del terreno e dell'aria, alle condizioni climatiche e alla presenza di rugiada, indica in tempo reale all'agricoltore le effettive esigenze di intervento irriguo.
"La sfida, oggi e per il futuro - commenta Lauro Guidi, presidente di Agribologna – è quella di integrare costantemente le più recenti e avanzate innovazioni tecnologiche ai nostri processi produttivi. Siamo convinti che possiamo e dobbiamo rendere la nostra agricoltura sempre più di qualità, produttiva e sostenibile".
Valentino Chiarini
"Vogliamo dare nei fatti ai nostri soci, anche con formazione dedicata, la possibilità di intervenire al momento giusto, nel posto giusto, con il giusto mezzo tecnico, alla giusta dose delle risorse utilizzate, con riscontri e risultati obiettivi, anche in termini di qualità delle colture. E' una visione che intendiamo condividere, in prospettiva, soprattutto con i soci più giovani e che siamo particolarmente orgogliosi di riuscire a mettere in opera, nonostante la pandemia".
Valentino Chiarini mostra parte della strumentazione in uso
Raffaele Giaffreda della FBK Fondazione Bruno Kessler commenta: "Abbiamo avviato questo tipo di sperimentazione nel 2019, nella provincia di Trento, per l'incentivazione all'uso sapiente delle risorse naturali nei settori della viticoltura e della produzione di mele. La sperimentazione si propone di dimostrare quanto ampiamente documentato nella letteratura: che una distribuzione idrica ragionata e modulata, in stretta relazione con le esigenze del terreno e della coltura in oggetto, è in grado di consentire, oltre al risparmio di risorse idriche pari al 30-50%, un minor consumo energetico, l'ottimizzazione dei concimi utilizzati, ma soprattutto quella quantitativa e qualitativa dei raccolti".
Contatti:
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