Mentre la situazione sul mercato delle drupacee, con i prezzi elevati, ne favorisce il commercio, i produttori europei sono in difficoltà. "Vi è una forte carenza di merce", riferisce Charles Farran della Ritex, un'azienda con sede a Perpignan (Francia) e specializzata nelle drupacee francesi e spagnole. Per la Ritex, la carenza di prodotto è compensata proprio dai prezzi. "Abbiamo il 30% di volume in meno, ma il 10% di entrate in più".
Perdite significative
Rispetto agli anni precedenti, i volumi di drupacee francesi sono molto limitati. "Abbiamo perso il 60% delle ciliegie. Per quanto riguarda le albicocche, prevediamo una raccolta inferiore del 40-50%, rispetto allo scorso anno. Per le pesche e le nettarine, dipende dalle varietà, ma per molte stimiamo volumi inferiori del 30-40% rispetto al 2019".
Secondo Charles, la situazione in Spagna è simile. "La produzione spagnola è stata colpita dalle gelate durante la fase della fioritura e, successivamente, dalle piogge. In particolare, i produttori di ciliegie devono affrontare dei gravi problemi. Dopo una serie di annate negative, contavano sull'inizio di questa campagna per venirne fuori, ma il modesto raccolto ha costretto alcuni a fermare la produzione. Le condizioni meteo in Spagna sono ancora difficili e anche i produttori di albicocche stanno iniziando a temere il peggio. Con la pioggia non è sempre facile avere una buona qualità. Quest'anno molte albicocche rientreranno nella seconda categoria".
Impatto del virus
Il Coronavirus ha avuto un notevole impatto sul mercato delle drupacee. "Il commercio è stato molto più lento del solito. Ad aprile, le pesche spagnole di calibro B quasi non si sono vendute. Di solito sono un prodotto molto popolare nella ristorazione collettiva e nei ristoranti. La riapertura del settore Horeca sta già sviluppando una forte domanda per questo prodotto".
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Charles Farran
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