Dopo un discreto e vivace aprile dal punto di vista commerciale, al Mercato ortofrutticolo di Lusia è seguito un maggio caratterizzato da cali generalizzati dei prezzi grazie a una debole domanda. I prodotti ortofrutticoli nel mese hanno visto una partenza poco positiva per concludersi in maniera non proprio esaltante.
A influenzare ulteriormente l'andamento negativo di mercato è stata la "bella stagione" che ha favorito la maturazione e la presenza in abbondanza negli stand dei prodotti ortofrutticoli che, in parte non è stato possibile collocare.
Tra le figure incaricate agli acquisti hanno svolto, ancora una volta, un ruolo chiave all'interno del mercato, rendendo meno pesante il bilancio negativo commerciale, gli ambulanti e i piccoli dettaglianti che hanno lavorato in modo continuativo e sopra ogni aspettativa. Queste figure non sono state comunque in grado di far fronte alla notevole offerta conferita nel mese. L'attività dei grossisti invece si è ridimensionata di oltre il 20% rispetto ai movimenti effettuati a maggio scorso.
Scendendo a livello commerciale si nota un andamento molto modesto per la bianca di milano, le barbabietole rosse, la catalogna, il porro, il prezzemolo e tutto il comparto dei cavoli. Le quotazioni per questi prodotti sono risultate in ribasso mediamente dal 20 al 40% rispetto alle quotazioni di maggio 2019. Si segnala un consistente aumento dei volumi commercializzati.
Prezzi tendenzialmente in calo, anche se in modo più contenuto per l'aglio, bieta, lattughe, cipollotti, radicchio e finocchi. La flessione dei prezzi per questi prodotti ha oscillato dal 5 al 10% sempre nei confronti di maggio 2019. Anche per queste verdure si registra un discreto incremento delle quantità conferite.
Il gruppo dei prodotti che hanno realizzato quotazioni in rialzo sono stati: l'aglio novello verde in mazzo, le carote, gli spinaci, i cavolfiori, oltre a tutte le varietà di frutta. La domanda per queste referenze è stata particolarmente ricettiva favorendo quotazioni con delle variazioni positive rispetto allo stesso periodo del 2019.
Fra questi prodotti caratterizzati da un andamento positivo spiccano in modo preponderante i cavolfiori e le carote con foglia. I primi hanno toccato quotazioni di due euro il chilogrammo per diversi giorni. Questa performance positiva si spiega non tanto per la mancanza di prodotto locale (tra l'altro i volumi commercializzati sono risultati in aumento rispetto a maggio 2019) quanto per la scarsità d'offerta a livello nazionale a causa di una maturazione anticipata.
Le carote invece, sono state richieste in modo costante. Gli acquirenti le apprezzano sempre di più per la dolcezza, tenerezza, croccantezza e freschezza. Segno inequivocabile di freschezza del prodotto è che il loro tenero ciuffo verde si stacca facilmente dal fittone. Questo prodotto che richiede molta manodopera, giustifica un prezzo superiore a quello delle carote raccolte con la macchina.