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Il punto di mercato con l'azienda Forcina di Fondi

Inizio esaltante per le angurie da serra, rese maggiori e minore scarto per le carote

Andamento del mercato all'ingrosso tornato alla normalità. "Dopo un incredibile aumento delle vendite e delle richieste a livello nazionale, con un volume doppio o perfino triplo rispetto all'anno precedente, a causa del Covid-19, da inizio maggio in poi le vendite sembrano aver raggiunto un nuovo equilibrio. Il cambio di stagione ha portato a una saturazione dei mercati, che ha imposto un blocco delle esportazioni. Si è ritornati praticamente a una fase di stabilità, in linea con quanto registrato nello stesso periodo dello scorso anno". Così Gianpaolo Forcina (nella foto sotto) dell'associazione di categoria Assomercati per il MOF-Centro Agroalimentare di Fondi, nonché marketing manager della Forcina Marco & C./Forcina Italian Produce di Fondi (LT).

"Durante la Fase 1, sembra che i consumatori abbiano migliorato la loro alimentazione, inserendo nella loro dieta un quantitativo maggiore di frutta e verdura. Si era registrata una corsa agli acquisti in tal senso, pur rimanendo su categorie di prodotto con una più lunga conservabilità e/o caratteristiche salutari ben determinate. Questo atteggiamento dovrebbe lasciare strascichi positivi anche per il futuro".

Angurie: inizio esaltante
"Abbiamo cominciato molto bene, intorno all'8 maggio, con l'anguria Zodiak da tunnel/serra, referenza tipica del sud pontino. Il nostro marchio Forcina Italian Produce ha ricevuto un buon riscontro dai supermercati regionali e nazionali: c'è voglia di estate e cosa meglio dell'anguria può soddisfare questo mood? E' un frutto da assembramento intelligente – continua Forcina – A inizio giugno, con la raccolta delle angurie da pieno campo, cominceremo a esportare verso alcune nazioni europee, principalmente nord ed est Europa. Grande richiesta arriva da Polonia, Ungheria, Estonia, Lettonia e Lituania per l'acquisto di angurie da 4-8 kg".

Secondo il manager, quest'anno le rese sono leggermente inferiori rispetto all'anno scorso, per via di fattori climatici. "Per almeno altri due mesi, l'anguria sarà il nostro fiore all'occhiello. I prezzi all'ingrosso sono partiti con livelli molto più alti di quanto avrebbero dovuto essere: circa 0,80 euro/kg per la prima categoria, anguria di 12-14 kg. Al momento, con il solo prodotto da serra disponibile, la quotazione è tendenzialmente alta, parliamo di 0,65 euro/kg. Già dalla prossima settimana, con l'arrivo delle prime partite da campo aperto, si registrerà una flessione e dovrebbe raggiungersi un livello di 0,50-0,55 euro/kg".

Ortaggi: qualità sorprendentemente elevata
Molto soddisfacente è risultato l'inizio della commercializzazione degli ortaggi del sud pontino, che quest'anno mostra una qualità superiore alla norma. "Da una decina di giorni stiamo vendendo melanzane, insalate varie, zucchine e carote in mazzi o alla rinfusa. I prezzi all'ingrosso risultano estremamente stabili, se si prendono in considerazione sia le annate precedenti sia il mercato attuale. Si registra una buona commercializzazione quotidiana che non porta a svendere i prodotti per via di una coerenza tra domanda e offerta. Si parla, ad esempio, di quotazioni tra 0,80 e 1,00 euro/kg per zucchine e melanzane tonde".

Le carote arrivano dall'hinterland romano, zone situate tra Maccarese e Fiumicino, e mostrano un'uniformità in termini di qualità per tutti i lotti commercializzati. "Ciò ha permesso una resa molto più alta e uno scarto inferiore rispetto all'annata precedente. I vassoi di carote, selezione premium, raggiungeranno presto i punti vendita al dettaglio laziali e campani", conclude Forcina.