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In fase di prova nuovi automi per l'imballaggio di prodotti ortofrutticoli

Nei prossimi mesi, una start-up con sede nel Queensland (Australia), spera di intensificare le prove sui suoi automi intelligenti che migliorano le operazioni di imballaggio dei prodotti ortofrutticoli.

Il cofondatore della LYRO Robotics dichiara che la sua intelligenza meccanica integra perfettamente "il cervello, gli occhi e le mani", consentendo agli automi di afferrare e confezionare qualsiasi articolo, in particolare quelli delicati come i frutti.

"Consideriamo il settore agricolo e orticolo come uno dei primi mercati ai quali proporre questa tecnologia", ha affermato il dr. Leitner. "Stiamo cercando di supportare gli agricoltori con soluzioni robotizzate di raccolta e confezionamento, automi che li aiutino al momento giusto, nel posto giusto".

"Inizialmente, il vantaggio maggiore sarà per gli agricoltori su piccola scala o i capannoni per il confezionamento di medie dimensioni. La nostra tecnologia favorisce una rapida diffusione di sistemi robotici. Siamo alla ricerca di modalità per adattare il nostro automa agli impianti d’imballaggio esistenti. Ad esempio, la nostra macchina può afferrare i frutti di mando all'interno di un bin. Al termine, può passare su un'altra linea o a un altro prodotto, come l’avocado. Ci sono molte perdite perché, a volte, non ci sono abbastanza persone per raccogliere e imballare, e i prodotti iniziano a marcire e vanno sprecati".

La società è stata fondata nel 2019 dal dr. Leitner che, nell'ultimo decennio, è stato ricercatore per sistemi automatici di presa oggetti, apprendimento automatico e visione artificiale. Negli ultimi cinque anni, Leitner ha condotto le sue ricerche presso il Centro di eccellenza australiano del Consiglio di ricerca per la visione robotica, con sede presso la Queensland University of Technology (QUT), a Brisbane.

"Quello che stiamo facendo alla LYRO è creare soluzioni robotiche intelligenti per le filiere alimentari e logistiche", dice Leitner. "Ci stiamo concentrando sulla connessione tra ciò che chiamiamo cervello, occhi e mani: sistema di visione computerizzata per rilevare l'oggetto, intelligenza meccanica per prendere decisioni su come prenderlo, mano robotica per afferrarlo. Siamo bravi nel rilevamento della frutta, su come il robot dovrebbe prenderla e come dovrebbe deporla in una confezione, e su come costruire un intero sistema in grado di svolgere le attività di presa e imballaggio della frutta end-to-end ”.

Leitner aggiunge che la LYRO Robotics si sta concentrando maggiormente sull'adattamento di automi già esistenti, sebbene sia in grado di costruire il proprio sistema robotico. Uno dei suoi robot è una macchina confezionatrice per i mango, costruita da zero.

"Il modo più semplice per descrivere ciò che facciamo sta nel robot con una videocamera, per osservare il frutto da confezionare", ha affermato Leitner. "Abbiamo un software in grado di trovare il modo migliore per afferrare i frutti e che decide come posizionarli nella confezione. Questo è il nostro vantaggio rispetto ad altre tecnologie. Possiamo sistemare correttamente il frutto in un modello d’imballaggio. Facciamo in modo che i frutti siano posizionati bene, con l'aggiunta di ulteriori informazioni. Possiamo anche selezionarli in base al colore. Ad esempio, nel settore del mango, gli imballatori vogliono manghi più rossi al centro del vassoio, poiché fa aumentare il prezzo di vendita. Noi possiamo farlo".

Mentre la tecnologia robotica è stata testata in-house su frutti come mango, limoni, avocado, drupacee e agrumi, la LYRO Robotics ha aperto delle manifestazioni di interesse per effettuare prove in loco. Secondo il piano originale, i trial dovrebbero già essere iniziati, ma c’è stato un ritardo a causa delle restrizioni per il Covid-19. Leitner dice che la situazione ha in realtà aumentato l'interesse da parte del settore ortofrutticolo.

"E' bello vedere questi robot venire fuori dai laboratori universitari di ricerca ed essere applicati nella realtà", dice Leitner. "Gli operatori desiderano che si effettuino delle prove, dopo che la situazione del Coronavirus sarà più chiara. Alcuni operatori non vogliono che si aggiungano attrezzature nel capannone, in questo momento, per una questione di salute e sicurezza".

"Stiamo cercando di avviare i trial il prima possibile, con l'obiettivo di aumentarne il numero nei prossimi due mesi. Vogliamo trovare i primi utilizzatori e operatori che vogliano sperimentare queste tecnologie nel loro sito. Guardiamo al Queensland perché abbiamo dei contatti qui, ma stiamo avviando degli scambi anche con le aziende dello stato di Victoria – dobbiamo solo elaborare una logistica compatibile con le frontiere ancora chiuse a causa della pandemia".

Sono ancora agli inizi, ma Leitner dichiara che tutti i feedback, finora, sono stati positivi e che l'installazione efficiente garantita dalla sua azienda costituisce un grande vantaggio rispetto ai concorrenti già presenti sul mercato.

"Esistono soluzioni specifiche per frutti come mele e pere, che già sono state sottoposte in passato a processi di automazione", dice Leitner. "Un impianto su larga scala incanala una fila di mele, quindi il robot le preleva. Di solito, anche se comporta molte spese in conto capitale e in tempi di allestimento, gli operatori sono entusiasti delle capacità di utilizzare un automa su linee esistenti. Possiamo anche modificare rapidamente le impostazioni, al fine di personalizzare la soluzione in base ai diversi prodotti ortofrutticoli, raccogliere altre informazioni visive chiave, classificare e cambiare rapidamente le mani del robot ("pinze"). Una delle limitazioni della tecnologia attuale è che è necessario riprogettare le linee di confezionamento, e questo non è sempre molto conveniente. Vogliamo entrare nel mercato con qualcosa che sia facile da acquisire, installare e redistribuire".

Per ulteriori informazioni (o per partecipare a una prova robotizzata di raccolta e confezionamento):

Juxi Leitner
LYRO Robotics
info@lyro.io 
www.lyro.io

Data di pubblicazione: