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In Peru', la produzione di mango a Casma e' in forte crescita, ma la domanda no

La regione di Casma, in Perù, è un'importante produttrice di mango che, negli ultimi anni, ha registrato una forte crescita ed espansione. La Exotic Producers and Packers (EPP) è un'azienda di coltivazione specializzata, con fattorie a Casma, Piura e Jayanca.

Milton Calle spiega: "Ciascuna di queste regioni ha finestre di produzione diverse. Piura inizia prima, intorno alla settimana 46 e termina la settimana 7. Segue la regione di Jayanca, che inizia intorno alla settimana 4 e termina intorno alla settimana 10, e Casma che parte nella settimana 10 e fa arrivare gli ultimi volumi in Europa intorno alla settimana 18".

La principale varietà di mango prodotta in queste regioni è la Kent, con alcuni volumi di Keitt destinati anche fuori regione. La EPP esporta tutti i suoi frutti in Europa, anche se la direzione sta pensando di investire nell'espansione sul mercato statunitense, nei prossimi anni. "Gli Stati Uniti richiedono trattamenti fitosanitari extra sui mango, ma attenersi a queste disposizioni richiede un forte investimento", afferma Calle.

Poiché in Perù la produzione di mango aumenta di anno in anno, potrebbe essere necessario effettuare investimenti di questo tipo, per garantire che i volumi in crescita abbiano un mercato di destinazione.

La regione di Casma è cresciuta molto negli ultimi anni, come spiega Calle: "In passato, la regione esportava circa 1.200 container in tutta la stagione. Ma si tratta di una campagna molto breve –d ura solo circa 7 settimane, con la raccolta che inizia nella settimana 10 e l'ultimo container che arriva a destinazione nella settimana 18. Quest'anno, da Casma potrebbero potenzialmente essere esportati 2.000 container, quindi c’è stata una forte crescita della produzione".

"Secondo le statistiche del governo, il potenziale totale nei prossimi anni, con i lotti giovani che entreranno in produzione, sarà di 6.000 ettari, pari a circa 6.000 container a stagione. Da quello che abbiamo visto, il mercato europeo può assorbire al massimo solo 400 container circa a settimana, quindi queste proiezioni di volume sono davvero preoccupanti", osserva Calle.

Quest'anno, l'eccesso di fornitura non è ancora un problema, perché la pandemia ha bloccato la raccolta. Calle spiega: "Quest'anno la crisi del Coronavirus ha fermato gran parte della produzione nella regione di Casma, e i volumi complessivi sono crollati a 1.200 container, invece dei previsti 2.000-2.200. La causa principale di questa situazione è che la manodopera che lavora alla raccolta nella regione proviene quasi tutta da Piura e, a seguito delle restrizioni del governo, questi lavoratori non hanno potuto recarsi nella regione di Casma, e quelli che si trovavano già lì quando il governo ha dichiarato lo stato di emergenza, sono tornati subito a Piura".

Questa situazione ha portato alla produzione di bassi volumi, intorno alle settimane 10-14, che hanno provocato un aumento dei prezzi sul mercato. "Prima della settimana 12, i prezzi sul mercato erano piuttosto bassi, il che è stato un problema per i coltivatori, ma dopo la settimana 12, a causa dei problemi di produzione e i volumi limitati, le quotazioni sono migliorate molto", afferma Calle.

La finestra di produzione della regione è difficile da gestire, perché non è molto lunga, e coincide anche con molte altre, in particolare con la finestra di produzione del Messico. Ciò significa che non ci sono molte opportunità di espandersi sul mercato statunitense durante questa finestra temporale, perché il mercato statunitense è già saturo del prodotto messicano.

"Potremmo espanderci in alcuni mercati asiatici come la Corea del Sud o la Cina, ma è difficile perché i tempi di transito sono lunghi (circa sei settimane), troppo per fornire mango di qualità premium. Per adesso la soluzione della EPP è cercare di rendere la produzione la più efficiente possibile - rese più elevate, costi più bassi e la massima qualità possibile - in modo da poterci distinguere dalla concorrenza".

Oltre a volersi distinguere dagli altri produttori per qualità ed efficienza, l'azienda è molto attenta alle questioni sociali, all'interno del settore. "I protocolli di sicurezza per i lavoratori sono qualcosa che ci preoccupa come azienda", afferma Calle. "Il trasporto dei lavoratori, ad esempio, deve cambiare. Spesso ora i braccianti sono stipati tutti insieme sui camion. Questo già non è sicuro in tempi normali, ma con la pandemia è ancora più pericoloso. Le aziende qui in Perù devono impegnarsi maggiormente per garantire la salute e la sicurezza delle proprie risorse umane. I lavoratori sono il pezzo più importante del puzzle, la forza trainante del settore. Se non hai lavoratori soddisfatti, ne risentiranno anche i profitti".

Un'ultima preoccupazione è quella della tracciabilità dei manghi. "La maggior parte dei prodotti in Perù è prodotta da poche grandi aziende, ma nel settore del mango, a operare sono ancora per lo più i piccoli coltivatori, che rappresentano circa il 70% della produzione. Il problema è che non c'è quasi tracciabilità, per questi frutti. Di tutti i container che escono dalla regione di Casma, solo una minima parte possiede la certificazione GlobalGAP - e mentre il numero di container esportati cresce ogni anno, non è lo stesso per il numero di certificazioni GlobalGAP".

Il dirigente conclude: "Ora, con questa pandemia, è diventato tutto ancora più preoccupante. Fortunatamente, è stato confermato che il Coronavirus non può diffondersi attraverso il cibo. Ma abbiamo riflettuto sul fatto che, se un giorno arrivasse un virus o un batterio come quello che stiamo vedendo ora, ma che si diffonde attraverso il cibo, non ci sarebbe modo di risalire a dove ha avuto origine o dove si trovi il problema. A causa del numero di piccoli coltivatori di mango, sarebbe difficile da controllare".

Per maggiori informazioni:
Milton Calle
Exotic Producers and Packers
Tel:  +51 942601792 
Email: mcalle@ep-p.com.pe
www.ep-p.com.pe

Data di pubblicazione: