"La domanda di datteri è esplosa da quando è cominciata la crisi da Coronavirus. La gente ha cominciato a fare scorte di alimenti sani e a lunga conservazione, cosa che ha portato a un notevole incremento nella vendita di datteri. La qualità dei nostri frutti dell'Arabia Saudita è ottima quest'anno. I datteri hanno avuto una buona stagione di coltivazione e ciò significa che ci sono volumi sufficienti a disposizione". A sostenerlo è Mustapha Chihabi dell'azienda belga Tomoor.
Mustapha Chihabi
Nonostante la buona domanda di datteri, la fornitura è più difficile del solito, a causa del Covid-19. "La catena di fornitura è stata perturbata, le fabbriche non possono andare a pieno regime a causa delle misure di distanziamento sociale e il trasporto ha subito ritardi. L'e-commerce sta andando molto bene e spesso vendiamo attraverso il nostro negozio online su www.tomoor.be e su Amazon, ma sono canali di vendita molto impegnati. Il risultato è che tutto è in ritardo, ma facciamo il possibile per fare arrivare i nostri prodotti ai clienti il prima possibile", dichiara Chihabi.
"Circa due settimane fa abbiamo avuto un picco durante il Ramadan. Tutti hanno cominciato ad acquistare i datteri e ciò ha fatto aumentare le vendite. Ora la situazione si è tranquillizzata un po' per quanto ci riguarda. Abbiamo ancora scorte a sufficienza per le prossime settimane – conclude Chihabi – Quest'anno Tomoor ha esportato per la prima volta nei Paesi scandinavi. Ciò ci rende la prima società a lanciare queste varietà uniche su quei mercati. A marzo di quest'anno ci siamo anche trasferiti in un nuovo edificio situato al Bollaarpark di Lier, ad Anversa, in Belgio".
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Mustapha Chihabi
Tomoor
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