La compagnia FruitPro è stata fondata a ottobre 2017 come parte dell'azienda Galilee Export, uno dei maggiori produttori a Israele e nome affermato nel settore internazionale dei prodotti ortofrutticoli freschi. Gli uffici olandesi di Ridderkerk della FruitPro si concentrano principalmente su Benelux, Scandinavia, Germania ed Europa dell'Est. Jordi Fijnheer spiega che la stagione israeliana dei pompelmi è cominciata a settembre e, tipicamente, continua fino all'inizio di giugno.
"Quest'anno abbiamo avuto un inizio di stagione difficile, dato che la produzione del Sudafrica ha impiegato più tempo del previsto. Verso novembre abbiamo notato un leggero aumento della domanda e siamo riusciti a regolare maggiormente le vendite con programmi effettuati su base giornaliera - continua Jordi - All'inizio della stagione, i prezzi erano bassi a causa degli ultimi arrivi dal Sudafrica e i primi arrivi dalla Turchia. A causa delle forti influenze dai paesi concorrenti e della valuta più forte in Israele, spesso per i coltivatori israeliani è stato più interessante commercializzare il loro prodotto sul mercato locale o avviare la merce alla trasformazione industriale. Nonostante ciò, siamo riusciti ad ampliare la nostra posizione negli agrumi, offrendo una continuità in termini di qualità e volumi".
"Lavorando a stretto contatto con Rafi Zuri, il nostro direttore di produzione in Israele, cerchiamo di movimentare i nostri agrumi in maniera efficiente e costante sul mercato europeo. I pompelmi di Israele si distinguono dagli altri per via della loro migliore qualità interna, il rapporto tra zuccheri e acidità e l'aspetto generale rispetto al prodotto di altre origini mediterranee - spiega Jordi - Dal momento che il pompelmo non è l'agrume più popolare tra i consumatori europei, dobbiamo saperci differenziare sul mercato attraverso sapore, qualità e servizio. E' una bella sfida ogni anno".
L'impatto del Coronavirus
"Dal punto di vista della produzione, abbiamo notato un impatto contenuto dovuto alla crisi di Coronavirus. I magazzini sono rimasti pienamente operativi e ci si è preparati bene alle nuove normative. Abbiamo notato un incremento a marzo, visto che la maggior parte dei consumatori ha cominciato a fare incetta di prodotti. Questo andamento è continuato fino a maggio, più o meno. I pompelmi di Israele vengono esportati verso quasi ogni paese del mondo. A causa del lockdown in Asia, abbiamo notato uno spostamento dei volumi verso altri continenti. Per esempio, abbiamo visto una crescita notevole nelle vendite in Estremo Oriente e sul mercato europeo, con un notevole declino in Asia. La superficie coltivata a pompelmi è aumentata notevolmente, negli ultimi anni - conclude Jordi - e ci si aspetta che continui a crescere anche nei prossimi".
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Jordi Fine Lord
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