I numeri della campagna assicurativa agricola 2019 confermano, per il terzo anno consecutivo, l'andamento positivo del mercato agevolato, con un rilevante elemento di novità rappresentato dal conseguimento del primato assoluto in termini di valori assicurati, pari a quasi 8,3 miliardi di euro, in crescita su base annua del 5,1%. E' quanto emerge dalle stime Ismea, basate sui dati trasmessi dalle compagnie assicurative, pubblicate nel Rapporto sulla gestione del Rischio in agricoltura 2020.
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Il mercato delle polizze agevolate delle strutture aziendali
Nella campagna 2019, le polizze agevolate delle strutture aziendali hanno fatto segnare, per la prima volta dall'introduzione dei contributi pubblici in questo comparto, valori assicurati complessivi superiori a un miliardo di euro. Tutte le polizze sottoscritte nel 2019 prevedono - coerentemente con quanto previsto dal Piano di Gestione dei Rischi in Agricoltura - la copertura degli eventi grandine, trombe d'aria, eccesso di neve, vento forte, uragani, fulmini ed eccesso di pioggia, mentre solo pochi contratti (complessivamente meno di 100) hanno coperto anche i danni causati dal gelo sugli impianti arborei.
In linea con quanto già rilevato nelle precedenti campagne, la maggior parte delle strutture aziendali assicurate con polizze agevolate nel 2019 sono rappresentate dalle serre, con oltre l'80% di quota e un valore di 825 milioni di euro. Le polizze a protezione delle reti antigrandine si attestano a 184 milioni di euro, sempre in termini di valore assicurato, coprendo una quota pari al 18%, mentre gli impianti arborei e arbustivi, insieme agli ombrai, cumulano un valore inferiore ai 9 milioni di euro. Pur essendo previste agevolazioni per gli impianti antibrina, nel 2019 non risultano polizze per queste strutture.
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Colture
L'analisi dei dati disaggregati per le diverse colture conferma il primato delle uve da vino, con 1,8 miliardi di valori assicurati, in crescita del 3,7% sul 2018. Mele e riso, che mantengono rispettivamente la seconda e la terza posizione nella graduatoria per prodotti, perdono lo 0,9 e il 5% su base annua, mentre crescono di oltre il 20% i valori assicurati sia per il mais da granella sia per il pomodoro da industria.
Relativamente alle pere, si evince nel 2019 una diminuzione dei valori assicurati del 27,9%. Un risultato che incorpora però i numerosi casi di "riduzione" (con relativi abbassamenti di valori e premi) legati all'emergenza cimice asiatica, evento non ricompreso nei perimetri di garanzia dei contratti, falsando il confronto con l'anno precedente. Al netto di questi fattori tecnici, una buona approssimazione della tendenza reale è data dalla partecipazione al mercato assicurativo, comunque negativa, che attesta all'8,3% il calo di adesioni da parte delle aziende del settore.
Scorrendo la lista dei prodotti emergono, in relazione ai valori assicurati, andamenti positivi per mais da insilaggio, actinidia e frumento tenero. Cresce anche il mercato assicurativo degli astoni per piante da frutto e delle nettarine, mentre arretrano soia e frumento duro, entrambi in calo di oltre il 20% su base annua.
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Complessivamente, il mercato assicurativo ha coinvolto nel 2019 circa 76.000 aziende, di cui quasi 64.000 nel comparto vegetali, numero, quest'ultimo, che registra un incremento dell'1,2% sul 2018.
Dal Rapporto emerge nel 2019 una maggiore frequenza dei fenomeni meteorologici avversi, con l'ultima annata, la più calda di sempre dopo il record del 2016, che ha mostrato un'intensificazione degli eventi calamitosi.
Fonte: ismea.it