In Tunisia, per la campagna 2019/20 la produzione stagionale di patate è di circa 250mila tonnellate. Questa resa sta attualmente affrontando enormi difficoltà di commercializzazione su scala nazionale e internazionale.
"I principali ostacoli alla vendita ed esportazione sono dovuti al Covid-19 – sostiene l'ingegnere agrario Mustapha Touayi – Nello specifico: il blocco delle esportazioni verso l'Europa, la cessazione delle esportazioni verso la Libia, accentuata dalla guerra civile e, a causa del contenimento, la chiusura di ristoranti e alberghi, che sono i principali consumatori di patate. Inoltre, c'è da considerare la difficoltà di approvvigionamento delle diverse regioni e il fatto che i produttori sono a corto di capacità di stoccaggio refrigerato".
Questi ostacoli, secondo Touayi, hanno causato un crollo della produzione stagionale di patate in Tunisia, con conseguente insoddisfazione e dimostrazioni da parte dei produttori.
"Lo Stato tunisino deve intervenire per trovare una soluzione efficace a questo problema cruciale. Il ministro del commercio, in collaborazione con il ministero dell'agricoltura, ha promesso di creare una capacità di stoccaggio di 40.000 tonnellate", continua l'ingegnere agrario.
Touayi sottolinea inoltre che nei mercati all'ingrosso l'offerta è elevata, con un conseguente notevole calo delle quotazioni che non coprono i costi di produzione. "I prezzi al dettaglio nei supermercati e negozi di quartiere sono ancora alti, da qui un'inspiegabile contraddizione in questa fase. In tempi normali, la Tunisia esportava in media dalle 11.000 alle 16.000 tonnellate di patate in Europa e in alcuni Paesi arabi".
Ci si augura, nei prossimi giorni, un notevole miglioramento della commercializzazione, a seguito dell'operazione di de-confinement diretto (in base alla strategia statale).
Per maggiori informazioni
Mustapha Touayi - ingegnere agrario
HMEC Tunisia
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