In risposta a quanto dichiarato dall'ANICAV in merito alla trattativa per la contrattazione del pomodoro da industria nel Bacino Centro Sud (leggi qui la precedente news), i rappresentanti della parte produttiva affermano quanto segue:
"Resta ferma e convinta la richiesta della parte agricola di rivedere in modo concreto e definitivo il prezzo da riconoscere a un prodotto, il pomodoro, che oltre a rappresentare lavoro e sostentamento per migliaia di aziende agricole, costituisce prodotto base per il lavoro di migliaia e migliaia di addetti dell'indotto agroalimentare. Ma ancor di più costituisce elemento identitario di un'intera area macroeconomica del paese. La richiesta delle Organizzazioni Pomodoro verte innanzitutto a ridare dignità a un prodotto tipico, che sta progressivamente e impietosamente scivolando verso la confusione di un anonimato globalizzante".
"Ragioni ulteriori e contingenti, quali la difficoltà di approvvigionamento idrico sul bacino Foggiano e la difficoltà generalizzata a procurarsi manodopera bracciantile, prospettano una lievitazione dei costi e plausibili difficoltà agronomiche/produttive per il comparto. Tutto ciò costringe le rappresentanze del pomodoro a non recedere dalle legittime posizioni espresse, tese a garantire ai propri associati dei proporzionati risultati economici".
"Si legge con stupore, da notizie di stampa a firma ANICAV, della rottura del tavolo di trattativa per mano delle OP agricole. Quanto affermato non è esatto, salvo, e respinto qui il sospetto, da parte delle OP, che non possa essere invece strategia industriale quella di avviarsi a trattative dirette e ad personam, scavalcando le rappresentanze agricole".
"Altresì si legge, nella posizione espressa da ANICAV, l'accenno a una non meglio definita "zona grigia" che esisterebbe all'interno del comparto, invitando l'Organismo Interprofessionale a procedere ad uno studio mirato per l'analisi dei costi agricoli. Le OP, che restano sempre e comunque disponibili a ogni confronto perché offrano opportunità di chiarificazione, invitano vieppiù l'Organismo Interprofessionale a convocare ad horas le parti, perché sia occasione per fare chiarezza su quali siano codeste adombrate zone grigie".