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Alexandre Van Deun, della Urban Harvest

Prodotti da vertical farming a prezzi competitivi

Due anni fa, i partner commerciali Alexandre Van Deun e Olivier Paulus, hanno aperto una delle prime fattorie verticali per la produzione di erbe aromatiche a Bruxelles, in Belgio. Ora viene coltivata tutta la gamma di aromatiche classiche, non solo per i rivenditori locali come le catene di supermercati Delhaize e Aveve, ma anche per le aziende di catering e i ristoranti. Gli attuali 1.400m2 dell'azienda non sono più sufficienti. Il prossimo passo dei due partner è, quindi, una nuova struttura di vertical farming da 2,5 ettari, con 15 strati di coltivazione.


Alexandre Van Deun e Olivier Paulus

La Urban Harvest si trova attualmente in un vecchio mercato della carne, nel cuore di Bruxelles. "L'edificio era vuoto e volevamo produrre i nostri prodotti localmente, vicino al consumatore", afferma Alexandre della Urban Harvest. "Al momento, coltiviamo su cinque o sei strati in una fattoria di 1.400 m2. Disponiamo di tutte le erbe aromatiche tradizionali in vaso, e produciamo anche erbe aromatiche speciali richieste dai nostri clienti, sempre interessati alle novità. Quindi siamo sempre impegnati a testare nuovi prodotti e tecniche di coltivazione per rispondere alle loro esigenze".

Il marchio Herbz
"I due maggiori rivenditori che acquistano le nostre erbe aromatiche sono Delhaize e Aveve. Delhaize vende le erbe aromatiche sotto il suo marchio privato, mentre presso Aveve, da maggio, saranno vendute a marchio Herbz. La confezione è completamente priva di plastica e dimostra la coltivazione sostenibile delle erbe aromatiche in una fattoria verticale".

"Nei negozi, le erbe aromatiche da vertical farming non hanno alcun sovrapprezzo. La sostenibilità è importante, per i consumatori, ma non pagheranno di più per un diverso metodo di coltivazione. Abbiamo volutamente costruito il nostro sistema in modo da poter fornire i nostri prodotti a prezzi competitivi", continua Van Deun.

Sapore e conservabilità
La Urban Harvest coltiva le sue erbe aromatiche su substrato (cioè in fuori suolo, NdR) e, secondo Van Deun, questa modalità di coltivazione contribuisce al buon sapore del prdotto e alla resilienza della pianta.

"E' fondamentale che il loro sapore conquisti i consumatori, ma anche che le erbe si conservino bene. Le nostre aromatiche possono durare facilmente anche una settimana", spiega Alexandre.

"Una delle più difficili da coltivare è la menta. Coltiviamo le nostre piante partendo dalle sementi, ma è quasi impossibile trovare quelle della menta., pertanto lavoriamo soprattutto con le talee. Questo è un problema che non abbiamo ancora risolto".

L'automazione si implementa là dove si ripaga
Alexandre e Olivier hanno sviluppato da soli l'intera fattoria verticale. "Abbiamo lavorato per 16 ore al giorno, sette giorni alla settimana. Ne siamo molto orgogliosi. Dopo aver acquisito quattro investitori, ci siamo sentiti pronti al passaggio successivo", continua Van Deun. "Le nostre attuali strutture non sono completamente automatizzate. Ci sono molti esempi di fattorie verticali che non sono del tutto automatizzate. L'automazione comporta dei costi non sempre abbordabili per tutti".

"Questo è il motivo per cui abbiamo deciso di concentrarci solo su quei processi che ha senso automatizzare. Pertanto, conserviamo in parte il lavoro umano. La raccolta viene ancora effettuata a mano, e avere la possibilità di controllare la qualità è un notevole vantaggio, perché il robot per la raccolta non sarebbe in grado di farlo. Al contrario, la semina è automatizzata. Ci sono macchine che lo fanno perfettamente, quindi perché farlo a mano?".

Quindici strati di coltivazione
"Da quando siamo partiti, la capienza della prima struttura è arrivata al limite e quindi abbiamo dovuto cercare una nuova postazione. Rimarremo a Bruxelles, in un sito adiacente al canale acquatico che vogliamo utilizzare per il trasporto delle materie prime, invece del trasporto su strada. Siamo già impegnati a costruire la nuova fattoria verticale in questo nuovo sito. Avrà una dimensione di 2,5 ettari e un'altezza di dieci metri, quindi potremo effettuare la coltivazione su 15 strati", afferma Alexandre. Se tutto andrà secondo i piani, la nuova fattoria sarà operativa nel 2021.

I proprietari della Urban Harvest vedono un futuro nell'agricoltura verticale, ma non credono che sostituirà la "normale" coltivazione in serra. "E' meglio considerare l'agricoltura verticale come un supplemento alle coltivazioni in serra e in campo aperto. Ecco perché, nove volte su dieci, un'idea come una serra sul tetto fallisce. Perché costruire un giardino d'inverno nel mezzo di una città, in un sito costoso? Questo può essere fatto facilmente ai margini della città o in campagna. Se il prezzo di produzione è troppo alto, non ha senso investire".

Ulteriori informazioni
Alexandre Van Deun
alexandre@urbanharvest.eu  

Urban Harvest
www.urbanharvest.eu  

Data di pubblicazione: