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La domanda di drupacee spagnole sta superando l'offerta

La raccolta di pesche, nettarine e albicocche è già in pieno svolgimento nella regione spagnola di Murcia, dove si spera di raggiungere volumi costanti entro la prossima settimana. In generale, la produzione precoce di drupacee dovrebbe risultare inferiore di circa il 20% rispetto allo scorso anno, mentre le varietà di mezza stagione non registreranno lo stesso calo. Al momento, la domanda è superiore all'offerta.

"Il calo della produzione di albicocche è stato evidente, ma nella Murcia siamo molto soddisfatti della qualità del frutto. In quest'ultima settimana, il meteo favorevole ha dato una spinta ai livelli di tenore zuccherino, cosa che era mancata all'inizio della campagna", dice Joaquín Gómez, presidente della Apoexpa.

Alcune settimane fa, c'era molta incertezza nel settore su come la crisi del Coronavirus avrebbe influenzato il consumo di drupacee. "In realtà la domanda è molto alta, così tanto che questa settimana abbiamo difficoltà a soddisfare tutti gli ordinativi, perché non abbiamo abbastanza fornitura. Considerando la situazione attuale del mercato, possiamo tirare un sospiro di sollievo".

Secondo il rappresentante dell’associazione, uno dei motivi principali per cui le vendite di drupacee non hanno subito ripercussioni, è che si tratta di un segmento poco presente nel canale Horeca, che - come noto - è rimasto per lo più chiuso in gran parte dell'Europa, a causa della pandemia.

"A differenza di altri prodotti, come ananas, meloni o angurie, è difficile trovare frutta estiva proposta in alberghi e ristoranti, ad eccezione delle ciliegie. Pesche, nettarine, albicocche, pesche piatte o susine vengono solitamente consumate a casa. Per questo motivo, le vendite non hanno sofferto, ma sono addirittura aumentate perché le famiglie sono confinate nelle loro case e acquistano più alimenti".

"Al momento, i prezzi sono accettabili, più alti rispetto a quelli della scorsa stagione, ma non dobbiamo dimenticare che anche i costi di produzione sono cresciuti, da quando è stato dichiarato lo stato d’emergenza a causa della pandemia. Con lo sviluppo della campagna e l'entrata sul mercato di volumi maggiori, vedremo se i prezzi rimarranno su livelli tali da consentire a tutta la filiera di realizzare profitti".

A differenza di altre aree di produzione, come l'Estremadura o l'Andalusia, nella Murcia non si sta procedendo allo sradicamento dei frutteti (a causa della crisi dei prezzi della scorsa stagione). Inoltre, non c’è carenza di manodopera. "Qui disponiamo di braccianti tutto l'anno, sia per le colture di agrumi sia per le verdure, le drupacee o l’uva da tavola; quindi nei mesi estivi non ci affidiamo alla manodopera stagionale".

Al momento, le drupacee della Murcia sono destinate principalmente ai Paesi dell'UE, anche se le prime spedizioni sono dirette anche nei Paesi terzi come il Sudafrica, Singapore e altri mercati asiatici. "Riteniamo che l'Asia sarà più importante per l'uva da tavola che per la drupacee, il che è più complicato dal punto di vista logistico, a causa della shelf life più breve. Stiamo anche seguendo gli sviluppi nel Regno Unito, dopo la Brexit. Al momento, il cambio sterlina / euro è sempre meno favorevole per noi".

Joaquín Gómez
APOEXPA
M: +34 680334648
jgomezapoexpa@hotmail.com
www.apoexpa.es

Data di pubblicazione: