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Rob Culum - Pacific Produce

A rilento la fornitura di avocado peruviani in Europa

La britannica Pacific Produce sta appena ultimando le partenze degli avocado precoci dal Perù che, già da alcune settimane, stanno arrivando sul mercato europeo. Nel frattempo, sta per cominciare la stagione principale e, secondo Rob Cullum della Pacific Produce, finora tutto è andato molto a rilento, a causa delle complicazioni causate dall'emergenza Covid-19.

"L'avocado è un prodotto importante per il Perù, ed è coltivato in diverse località; alcune di queste vanno meglio di altre. La nostra produzione principale, nel sud del Paese, non ha problemi al momento, ma in altre aree c'è carenza di manodopera per la raccolta. Queste zone hanno un tasso piuttosto alto d'occupazione e può essere difficile trovare braccianti. Inoltre, la situazione causata dalla pandemia potrebbe complicare le spedizioni della merce"."Anche gli impianti di confezionamento devono rispettare le normative sul distanziamento sociale e questo significa che la maggior parte delle strutture funziona con una capacità compresa tra il 50 e il 75%, comportando ulteriori costi in termini di efficienza e turni aggiuntivi. Esiste anche il problema di trasportare le persone da e verso gli impianti d'imballaggio e i campi, poiché le regole sanitarie riducono la capacità degli autobus. Tutto ciò si traduce in costi più elevati, che aumenteranno anche di più per quelle colture che richiedono livelli più elevati di lavoro manuale", ha detto Rob.

Gli avocado possono essere lasciati sugli alberi, in modo che il raccolto possa essere ritardato, ma molti Paesi dell'Europa occidentale preferiscono i calibri più piccoli e, più a lungo i frutti rimangono sugli alberi, più ne aumenta il calibro.

"Si tratta di un’annata ragionevolmente abbondante in termini di rese, ma stiamo provando a ridurre il fenomeno dell'alternanza produttiva. Con l’estensioni delle piantagioni, ce ne sono sempre di nuove che entrano in produzione, eliminando i tradizionali gap tra gli anni alterni tradizionali".

"Sin dall'inizio, la fornitura è risultata insufficiente rispetto alle nostre previsioni, e non siamo riusciti a recuperare in corsa, a causa del Covid-19 e delle conseguenti normative, ma questo vale per i produttori di tutto il mondo. Finora non abbiamo riscontrato problemi logistici e non prevediamo alcun problema. Siamo da alcune settimane in lockdown, dato che il Perù ha agito tempestivamente alla pandemia, e quindi pensiamo di aver risolto la maggior parte degli aspetti tecnici, ai sensi dei protocolli del Covid-19 sulle attività d'impresa".

Rob non si aspetta che il Perù raggiunga i volumi inizialmente previsti nelle forniture e dice che le persone potrebbero essere prese alla sprovvista. Se gli acquirenti si aspettano una particolare classe di dimensioni, potrebbero non trovarla.

Per quanto riguarda la domanda, è difficile dire come si svilupperà: "All'inizio ho guardato il paniere di prodotti che forniamo ed ero abbastanza sicuro che i nostri agrumi sarebbero andati bene. Abbiamo pensato che per l'avocado sarebbe stato complicato, perché è un prodotto per il catering di alto livello: ogni bar / hotel propone toast all'avocado nel proprio menu! Siamo pronti a consumare questo prodotto, ma le persone adesso effettuano gli acquisti solo una volta alla settimana, quindi ho pensato che potremmo avere dei problemi, se dovessero acquistare avocado solo una volta a settimana. Ma al momento le vendite sono buone e riusciremo a utilizzare tutte le scorte disponibili".

Se Perù e Sudafrica riusciranno ad esportare tutti gli avocado, il mercato rimarrà stabile? "E' impossibile da dire. Finora è successo il contrario. Stiamo appena lasciando il primo periodo nel quale i prezzi sono sempre buoni, dal momento che Israele e Spagna stanno finendo e noi abbiamo appena iniziato. Normalmente aumenteremmo i volumi come farebbe il Sudafrica, spingendo i prezzi verso il basso, ma questo non sta succedendo".

Anche gli Stati Uniti svolgono un ruolo importante e, nel Paese, le vendite sono aumentate. "Inizialmente sono aumentate di circa il 27% all'inizio del lockdown, mentre ora si sono stabilizzate intorno al 12-13% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, che è superiore all'incremento delle vendite di mandarini - il Guacamole non è forse una delle salse preferite, negli Stati Uniti?"

Per maggiori informazioni:
Robert Cullum
Pacific Produce
Tel: +44 (0) 1865877801
Email: rob@pacificproduce.co.uk 
www.pacificproduce.co.uk 

Data di pubblicazione: