La mancanza completa del canale horeca, ha determinato un vistoso calo nelle richieste di ananas. Il prodotto di qualità è stato assorbito in parte dai negozi specializzati, mentre i supermercati si orientano in genere su un prodotto adatto alle promozioni. Così commenta Paolo Bernardi, della F.lli Cazzola, ditta concessionaria presso il Centro agroalimentare di Bologna (Caab).
"Ci sono evidenti difficoltà nell'importazione di ananas - dice l'esperto di frutta esotica - per via dei blocchi aerei. I costi di logistica sono aumentati enormemente e la situazione è, per taluni aspetti, catastrofica. Non c'è quindi da stupirsi se, anche al dettaglio, i prezzi risultano più alti del solito: non si tratta di speculazione, ma è il frutto di una situazione contingente".
Ristoranti, hotel, servizi di catering e bar sono attività che, durante tutto l'anno, consumano notevoli quantità di ananas. "Quando si va al ristorante e si chiede della frutta, al 90% ti propongono l'ananas, in qualsiasi stagione e in qualsiasi parte d'Italia ci si trovi (o quasi). Ora questo canale di vendita è bloccato. Si salvano solo coloro che hanno come riferimento i negozi specializzati, con una clientela fidelizzate e che cercano un prodotto di qualità, essendo disposti a pagarlo anche di più".
Normalmente, i prezzi degli ananas non subiscono grandi variazioni nel corso dell'anno, perché la raccolta è quasi continuativa nei 12 mesi, a parte un mese durante il periodo delle piogge nelle zone di produzione. Se vi sono variazioni di prezzo, queste dipendono dai trasporti. Ma dai primi di marzo del 2020, il Coronavirus ha sconvolto equilibri decennali.
E tornare alla normalità non sarà facile. Bernardi ipotizza, e spera, lo si possa fare entro una ventina di giorni. "Mi auguro che la situazione cominci a sbloccarsi entro la fine del mese, per tornare successivamente alla normalità".