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Intervista a Francesco Mastrandrea, presidente giovani agricoltori Anga

Senza agricoltori l'Italia sarebbe in ginocchio

"In una settimana, ai primi di marzo, l'Italia si è resa conto di quanto sia indispensabile la filiera agricola. In tanti hanno tremato e, proprio per questo, c'è stato l'assalto ai supermercati, specie nei primi giorni. Ma nessuno di noi si è tirato indietro e abbiamo fornito cibo a tutta la nazione, come sempre". Lo afferma Francesco Mastrandrea, presidente nazionale Anga, l'associazione dei giovani agricoltori di Confagricoltura.

Abbiamo intervistato Mastrandrea durante un ciclo di interviste (online) organizzate dall'Università di Palermo con la collaborazione di FreshPlaza e il patrocinio di Aissa-Associazione italiana delle società scientifiche Agrarie e Soi-Società di ortoflorofrutticoltura italiana. A coordinare il ciclo di interviste è stato il professor Paolo Inglese. 

"L'e-commerce ha avuto un forte incremento - ha detto il presidente - perché la logistica tradizionale non poteva sopperire alle mutate esigenze della popolazione, costretta a casa dalle restrizioni imposte per fronteggiare l'emergenza. Molte aziende hanno accelerato un trend già esistente e, quando si ritornerà a una sorta di normalità, nulla sarà più come prima".

Raccolta fragole in una foto d'archivio

C'è anche un problema legato alla carenza di manodopera. "Formare nuovi operai costa, mentre la frutta non aspetta. Nelle nostre aziende frutticole, piuttosto che negli allevamenti o nelle vitivinicole, abbiamo registrato un aumento dei costi. Non possiamo sopportarli solo noi: occorre che la distribuzione e i consumatori facciano la loro parte. Mi viene da sorridere quando qualcuno si scandalizza per l'aumento, di una verdura, di 10 centesimi al chilogrammo, mentre nessuno si è mai preoccupato quando noi vendiamo sottocosto".

"L'associazionismo è fondamentale, in questi momenti - conclude il presidente - perché fa sì che le aziende si confrontino e cerchino le migliori soluzioni insieme".