L'emergenza sanitaria in corso ha obbligato tutti a potenziare gli strumenti di comunicazione online che oggi la tecnologia ci offre. La facilità e la comodità con cui è possibile stabilire questi contatti ha incrementato le occasioni di scambio di informazioni anche all'interno dell'associazione Assoplant. Oltre ai consueti report riguardanti le problematiche commerciali, di produzione e fitosanitarie, abbiamo organizzato delle specifiche videoconferenze fra gli associati durante le quali reperiamo informazioni riguardanti l'andamento degli ordinativi di piantine, lo stato delle consegne e degli approvvigionamenti di materie prime.
L'esigenza di eseguire una verifica generale dello stato della produzione ortovivaistica è sorta a fine febbraio di quest'anno, in occasione dell'inizio dell'emergenza Covid-19 ovvero quando partivano le programmazioni delle semine per la campagna del pomodoro da industria. In quel momento, ci preoccupavamo di coordinarci con la O.I. Pomodoro da Industria Nord Italia per segnalare la regolarità dell'andamento della produzione delle piantine legata al regolare approvvigionamento delle materie prime e della manodopera, che temevamo subissero eventi negativi in conseguenza della limitazione agli spostamenti previsti dai DPCM Coronavirus.
La disponibilità di informazioni sullo stato della produzione di giovani piante da orto, specialmente se a livello nazionale, offre una visione di quelle che saranno le campagne future di raccolta dei prodotti che affluiranno sul mercato. Queste indicazioni possono risultare molto utili a tutti gli attori della filiera, a partire dalle ditte sementiere fino alla GDO. Abbiamo quindi deciso di divulgare periodicamente quanto emerge da questi incontri attraverso i social, gli organi di stampa di settore, i contatti diretti nonché attraverso il nostro sito web (www.assoplant.net) .
In generale, le consegne di piantine della campagna primaverile in corso si stanno portando a termine con regolarità. Nel settore del pomodoro da industria, i nostri vivai sono riusciti ad organizzare tempestivamente il proprio personale in modo che potesse lavorare in sicurezza già a partire dalla fine del mese di febbraio e le semine non hanno subito contraccolpi negativi. In queste settimane, si stanno consegnando le piante secondo i programmi e i trapianti stanno proseguendo con regolarità visto il favore della buona stagione.
Successivamente all'inizio dell'emergenza Covid-19, i casi di annullamento degli ordinativi da parte degli agricoltori sono stati molto limitati, sporadici, ed essenzialmente riconducibili a particolari situazioni di clienti in seria difficoltà nel reperire manodopera.
Salvo un solo caso di ritardo di 3 settimane nella consegna, le materie prime sono state fornite in tempo utile per il rispetto della programmazione della produzione vivaistica.
Riteniamo che le produzioni primaverili, conseguenti le programmazioni ante Covid-19, andranno quindi a buon fine con regolarità.
In termini quantitativi, stimiamo un aumento della produzione di angurie e una lieve contrazione del melone retato.
Per ciò che concerne i cicli brevi di produzione ovvero dei prodotti a foglia, si registra una riduzione consistente sulle richieste di piantine. Pensiamo che il blocco dell'export e il calo delle richieste per la IV Gamma abbiano influito su questo andamento negativo. Per tutte le specie a foglia sarà quindi opportuno riprogrammare le semine in base alla nuova situazione di mercato.
L'afflusso degli ordinativi di piantine relativi alla prossima campagna di produzione è comunque molto rallentato rispetto al consueto. Gli agricoltori sono disorientati a causa di questo stato di emergenza. Molti temono di non poter reperire la manodopera necessaria ai raccolti e di subire una crisi di liquidità che li ostacolerebbe immediatamente nella conduzione dell'azienda. In realtà, l'andamento della domanda e dei prezzi di vendita dei prodotti orticoli non farebbe presupporre una tale situazione; potrebbe tuttavia generarsi un meccanismo di rallentamento dei pagamenti nella filiera, dipendente da fattori esterni non strettamente legati ai prezzi e all'andamento delle vendite.
In questa situazione di emergenza che genera incertezza, è ancora più importante programmare per tempo gli ordinativi di piantine, perché bisogna preventivare eventuali possibili ritardi negli approvvigionamenti di materie prime.
Procedere a ordinare le piantine due settimane prima della semina genera una situazione ad alto rischio. Dobbiamo avere ben chiaro che non siamo in una condizione di normalità per cui trasporti, corrieri e servizi in genere potrebbero non essere più in grado di garantire la consueta tempestività.
Nelle prossime settimane, faremo ulteriori verifiche sullo stato degli ordinativi e speriamo che i dati migliorino; altrimenti è probabile che si verifichi un calo generalizzato di offerta di ortive nel periodo estivo-autunnale.