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Pietro Russo racconta la sua esperienza con la GDO svedese

Si fa presto a dire arancia rossa, ma non tutte sono uguali

La campagna agrumicola, quest'anno, avrà pure avuto qualche problema, ma dal punto di vista commerciale non si può certo dire che sia stata da buttare. I prezzi che al dettaglio hanno superato anche i 2 euro/kg, in certi momenti, risultando largamente remunerativi rispetto alle annate precedenti.

Pietro Russo (G.Russo&C.)

E' sempre utile fare il punto della situazione commerciale relativa alle arance, in quanto fornisce elementi preziosi agli operatori del mercato. Questa volta siamo stati contattati da Pietro Russo, esportatore di grande esperienza, il quale ha voluto raccontarci la sua esperienza: "La campagna di esportazione delle arance rosse siciliane è terminata ormai da tempo e resta solamente un finale di esportazione con arance bionde Valencia e limoni, anch'essi quasi alla conclusione".

Arance rosse siciliane

"Possiamo dire che il prodotto quest'anno – ha proseguito l'esperto - ha avuto un andamento costante di vendita, senza particolari variazioni, con soddisfazione sia per i produttori che per gli operatori commerciali. Complice il momento contingente, che ha visto al rialzo i consumi di referenze ad alto contenuto vitaminico, oltre a una congiuntura complessiva che ha favorito l'incontro tra una domanda sostenuta e un'offerta ridotta dalle basse rese in campo. In ogni caso, il prodotto siciliano vanta un valore aggiunto complessivo che non si può riscontrare in altri prodotti simili".

"Da parte della concorrenza straniera – chiarisce l'imprenditore – vengono immesse sul mercato varietà di arance rosse, che determinano confusione nel consumatore perché di rosso hanno solamente l'aspetto visivo, ma in realtà non hanno niente a che vedere con i valori salutistici che le rosse siciliane possiedono. Emblematica, in tal senso, è l'attività di comunicazione dei supermercati svedesi: ai propri clienti forniscono elementi di valutazione per comprendere i valori nutrizionali dell'arancia rossa siciliana, ricca di antocianine, in confronto con quelle di altri Paesi che non ne contengono, basando il loro colore su altre sostanze indotte dalla genetica e non dagli sbalzi di temperatura tipici proprio delle zone di produzione siciliane, che si estendono intorno al vulcano Etna".

Arance rosse siciliane 

"Nello specifico, il retailer svedese ha preso in considerazione le nostre arance Tarocco e un'altra varietà commerciale, di origine mediorientale, per fornire dettagli nutraceutici con una sorta di comparazione effettuata sugli scaffali dei propri negozi. Ora, senza addentrarci in discorsi che poi finiscono per avere riverberi non attinenti alla sfera della salute dei consumatori, bisogna dire che i nostri prodotti nazionali che meritano veramente di essere consumati con orgoglio dagli Italiani e con soddisfazione dai clienti europei e non solo. Del resto, se perfino la grande distribuzione svedese esprime la propria approvazione per i nostri prodotti, dovremmo interrogarci sulla nostra (ancora oggi) stentata capacità di comunicare il valore delle nostre arance. Magari bisognerebbe farlo attraverso le Istituzioni?"

Arance rosse siciliane

In sostanza, il rivenditore svedese spiegherebbe ai propri clienti, con una sorta di lezione nutraceutica, che nell'arancia rossa non siciliana la pigmentazione della polpa si deve alla presenza di licopene (la stessa sostanza che colora i pomodori di rosso), mentre le arance sanguigne siciliane, esposte alla forte escursione termica (con differenze anche di 14° C tra il giorno e notte) sviluppano antocianine, sostanze che determinando pure la pigmentazione di colore rosso nella polpa, ma che svolgono soprattutto funzione antiossidante anche per l'organismo di chi consuma questi agrumi.