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L'analisi di Luigi Gallo, Azienda regionale per lo sviluppo dell'agricoltura calabrese (ARSAC)

In periodo di pandemia e' necessario un rilancio del consumo dei prodotti locali

La difficoltà di reperire prodotti alimentari provenienti da altre parti del mondo, dovuta al lungo periodo di emergenza per la pandemia da Covid-19, favorisce, in questo delicato momento, il consumo di alimenti nazionali. Tra questi, spiccano i prodotti locali a km zero, che si caratterizzano per qualità, benefici sulla salute e riduzione dell'impatto ambientale generale.

"Il prezzo al consumo dei prodotti locali è generalmente più basso, in quanto diminuiscono le spese di trasporto e i costi di intermediazione, a vantaggio dei redditi dei nostri agricoltori", dichiara Luigi Gallo (foto a lato) dell'ARSAC-Centro di Divulgazione Agricola (Ce.D.A.) n. 2 del Pollino-Castrovillari (CS).

"La pianura di Sibari e il Pollino, come del resto tutta la Calabria, sono ricchi di biodiversità, di prodotti agricoli locali e di vere eccellenze agroalimentari. Solo per citarne alcuni: pesche, agrumi (arancio biondo tardivo di Trebisacce, limone di Rocca Imperiale IGP), ortaggi, fagioli borlotti cerosi, leguminose da granella (fagiolo poverello bianco De.Co., lenticchia di Mormanno, cece nostrano), aglio di Laino borgo De.Co., cipolla bianca di Castrovillari".

Arancio biondo di Trebisacce (Foto di Luigi Gallo)

Analizzando la realtà calabrese emerge, però, che le popolazioni residenti consumano poco i prodotti locali, pur essendo consapevoli della loro ottima qualità e del loro basso impatto ambientale.

"Non è più possibile, alla luce di una nuova e diffusa coscienza ambientalista, sacrificare il nostro benessere nutrizionale per soddisfare logiche di mercato che, per perseguire economie di scala, privilegiano la quantità a discapito della qualità e sistemi produttivi e commerciali a forte impatto ambientale – continua Gallo – Mai come in questo momento di pandemia da Covid-19, è opportuno quindi promuovere il consumo dei nostri prodotti, partendo proprio da quelli più vicini a ciascuno di noi".

Aglio di Laino Borgo conservato in vasettini (Foto di Luigi Gallo)

Un ruolo determinante per il rilancio del consumo dei prodotti locali può essere svolto dalle istituzioni, a partire dalle amministrazioni comunali, che sono più vicine ai cittadini e sono impegnate nell'azione di aiuto alle popolazioni più deboli.

"Il comparto della frutticoltura della pianura di Sibari, che si avvale del lavoro di migliaia di maestranze, riveste un ruolo molto importante per l'economia e lo sviluppo dell'intera Calabria. La maggior parte delle aziende adotta sistemi produttivi a basso impatto ambientale, soprattutto nel controllo dei parassiti, offrendo garanzia di sicurezza e igiene oltre ad eccezionali proprietà organolettiche. Questo grazie anche ai servizi sul territorio erogati dall'Azienda regionale per lo sviluppo dell'agricoltura calabrese (ARSAC) che, da oltre venti anni, tramite i propri tecnici fornisce assistenza tecnica diretta e formazione agli operatori agricoli".

Nettarine e pesche prodotte nella pianura di Sibari (Foto di Luigi Gallo)

Nel territorio del Parco Nazionale del Pollino, nella Valle dei fiumi Lao-Battendiero-Mercure viene coltivata, adottando sistemi a basso impatto ambientale, una serie di prodotti orticoli: fagioli, pomodori, peperoni, zucchine, insalate, aglio. Tra i prodotti di qualità, valorizzati e rilanciati dall'ARSAC, si evidenziano le leguminose da granella (fagioli, lenticchie, ceci) che hanno un grande valore ambientale in quanto rilasciano nel terreno, a disposizione delle colture in rotazione, l'azoto atmosferico fissato nelle loro radici dai batteri del genere Rhizobium.

Alcune di queste leguminose da granella, come il fagiolo poverello bianco e il cece nostrano, coltivate nell'area del Pollino, sono già conosciute e apprezzate dai consumatori e hanno un interessante mercato di nicchia.

Cipolla bianca di Castrovillari allo stato fresco (Foto di Luigi Gallo)

La cipolla bianca di Castrovillari è un ecotipo locale di Allium cepa L., che sta assumendo un ruolo identitario non solo per la città di Castrovillari, ma per l'intero territorio. Nell'Alto Ionio Cosentino, spiccano le qualità dell'arancio biondo di Trebisacce, varietà della specie Citrus sinensis L., con i frutti a polpa dolce e con pochi semi che matura dal mese di aprile al mese di luglio e il limone di Rocca Imperiale IGP, varietà della specie Citrus limon L., con frutti caratterizzati da un alto contenuto in limonene, un'acidità variabile dal 4 al 7% e una resa in succo generalmente superiore al 25%, oltre a preziose essenze naturali di oli essenziali di particolare aroma.

Limoni di Rocca Imperiale appena raccolti (Foto di Luigi Gallo)

In conclusione, Gallo sostiene: "La maggiore presenza, sugli scaffali dei punti vendita, dei nostri prodotti di qualità, durante questo periodo di lockdown da Covid-19, offrirebbe un'opportunità di riscoperta e visibilità del grande patrimonio di prodotti agroalimentari calabresi, ma anche un ulteriore banco di prova. Ciò dovrebbe stimolare i produttori, le associazioni di categoria e le amministrazioni locali ad avviare nuove azioni di valorizzazione e di sostegno delle tipicità, sia a livello locale che nazionale e internazionale. Il tutto in sinergia con l'iniziativa della Regione Calabria che, attraverso l'assessore all'agricoltura, si è già attivata per un protocollo d'intesa con la grande distribuzione organizzata, al fine di aumentare la quantità dei prodotti calabresi sugli scaffali dei supermercati".

Zucchine prodotte nel Pollino pronti per il mercato (Foto di Luigi Gallo)

Per maggiori informazioni
Luigi Gallo
Cell.: +39 349 2808998
Centro di Divulgazione Agricola (Ce.D.A.) n. 2 - ARSAC di Castrovillari (CS)
Tel.: +39 0981 27624
Email: luigi.gallo@arsac.calabria.it