Piogge, gelate e grandine hanno messo a dura prova diverse zone spagnole di produzione cerasicola, tra cui Estremadura, Aragona, Valencia, Catalogna e Castiglia-León. A Fraga, una delle aree più precoci della provincia di Huesca, le piogge cadute prima della raccolta, e durate più di 4 giorni, hanno rovinato le varietà extra precoci.
"Nelle nostre aziende agricole, abbiamo registrato fino a 60 litri di pioggia per metro quadrato. A causa dell'umidità, abbiamo perso l'intero raccolto delle varietà precoci, come la Nimba, colpita da problemi di cracking (spaccatura dei frutti, NdR)", afferma Carlos Llambrich, direttore di Llamfruit, con sede a Fraga. "Avremmo dovuto iniziare a commercializzare questa varietà nella settimana 17, ma dovremo aspettare qualche giorno ancora e passare a varietà un po' meno precoci. Su queste ultime, infatti, abbiamo perso circa il 20% a causa del cracking (fenomeno più comune in questo tipo di varietà)".
Secondo il produttore ed esportatore, la fioritura non è stata molto buona, a causa del forte vento, delle basse temperature e delle piogge frequenti, e ciò ha causato in genere una resa, nei ciliegi precoci, inferiore a quella solita. "Si è avuta anche una fioritura più limitata nella prima metà della stagione e nelle ciliegie tardive, anche se i volumi di queste ultime raggiungeranno dei buoni livelli. Il lato positivo è che non c'è stata quasi alcuna necessità di diradamento, quindi abbiamo risparmiato sui costi di produzione Inoltre, il minor carico sugli alberi favorirà lo sviluppo di buoni calibri".
"Considerati gli inconvenienti meteorologici in diverse aree di produzione spagnole, così come in Italia, non sembra che questo sarà un anno con grandi volumi disponibili di ciliegie. Oltre alle piogge, l'impatto del Covid-19 e la conseguente carenza di manodopera nei campi, renderanno questa campagna molto impegnativa. Prevediamo che, durante il periodo di picco della raccolta, non avremo sufficiente manodopera, necessaria in tempi brevi, e la chiusura dei confini non consentirà l'arrivo dei lavoratori stranieri", ha detto Carlos Llambrich.
"In questo momento, il mercato è affamato di ciliegie, infatti riceviamo molte richieste di spedizioni. Tuttavia è ancora troppo presto per un prezzo equilibrato. Nel contesto attuale, condizionato dal Coronavirus, le tendenze di acquisto cambiano ogni giorno e i mercati non saranno stabili, ma caratterizzati da alti e bassi nelle vendite".
I principali mercati della Llamfruit sono in Europa, anche se l'azienda vorrebbe continuare a svilupparsi in Asia dove, alla fine della prossima settimana, sono previste le prime spedizioni della campagna. "I mercati asiatici non si sono del tutto ripresi, ma stanno gradualmente aprendo. Vedremo come si svilupperà la situazione nei prossimi giorni. Quest'anno è difficile elaborare una strategia per l'intera campagna: sarà necessario procedere settimana per settimana".
Carlos Llambrich si concentra maggiormente sulle vendite, mentre il suo partner Javier de Pablo è il responsabile tecnico della produzione. "Speriamo di raggiungere i 2 milioni di chili di produzione nei prossimi anni, una quantità che è stata fissata anche come limite per mantenere un buon servizio e uno standard di alta qualità".
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Carlos Llambrich
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