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Il clorpirifos e' uno dei principi attivi che ha dato i migliori risultati

La sola chimica non e' vincente contro la cimice asiatica

Poche armi e anche quelle che ci sono si presentano spuntate. La lotta alla cimice asiatica Halyomorpha halys sarà dura anche nel 2020. Premesso che i lanci di vespa samurai rappresentano un primo passo e non la soluzione immediata, le altre armi in essere vanno utilizzate al meglio e in maniera integrata.

"La chimica non è risolutiva - afferma Michele Preti, tecnico sperimentatore del Centro di Saggio ASTRA (Agenzia per la sperimentazione tecnologica e la ricerca agroambientale) - ma di certo il clorpirifos metile è il principio attivo più efficace fra quelli che si avevano a disposizione. La deroga del Ministero (cfr. Freshplaza del 20/04/2020) potrà tornare utile per certi versi, ma non permette di vincere la lotta all'insetto".

Il trattamento con clorpirifos va effettuato per abbattere gli adulti e solo in loro presenza. Non essendo persistente, infatti, non ha alcuna efficacia in prevenzione. "Agisce per contatto e per ottenere un buon risultato occorre bagnare bene e colpire l'insetto. Quindi si deve fare tanta attenzione alle parti alte delle piante, specie in quelle rigogliose e con molta vegetazione che sono le preferite dalle cimici". 

Un ulteriore problema che potrebbe presentarsi quest'anno è rappresentato dalla scarsità di frutta in alcuni areali. "E' vero che, forse, si partirà da una popolazione inferiore di cimici, ma è altrettanto vero che le gelate hanno compromesso buona parte della produzione, in certe aree. E quindi le cimici agiranno su un numero inferiore di frutti con una forte pressione" precisa Preti.

Le reti rappresentano un buon sistema di difesa, ma occorre anche saperle gestire. Un trattamento di clorpirifos potrebbe essere utile sotto le reti per abbattere gli eventuali adulti presenti ed evitarne la moltiplicazione.

"La deroga al clorpirifos - commenta Ettore Navarra, rivenditore di mezzi agrotecnici nel ferrarese - mi sembra un po' zoppa. Può andare bene per il mercato italiano, ma all'estero recepiranno la nostra deroga nel caso di rinvenimenti del principio attivo sulla frutta? Occorre una importante azione a livello comunitario".