Il Coronavirus sta complicando l'inizio della stagione agrumicola sudafricana. "Da un lato, il raccolto non è male, ma ci sono alcune differenze in termini di varietà e zone di produzione. Dall'altro, i centri di imballaggio devono attenersi alle regole di distanziamento sociale. Ciò comporta l'impossibilità di raggiungere la capacità normale. Sono stati aggiunti dei turni extra, ma quasi tutti lavorano al di sotto della capacità. Ciò complicherà sicuramente le cose nelle prossime settimane". Ad aspettarselo è Eddy Kreukniet, di Exsa Europe, importatore con sede nei Paesi Bassi.
"Anche la disponibilità di container resta una grande difficoltà e ha un impatto su tutti i porti. Questo problema si sta risolvendo in parte attraverso l'utilizzo di navi convenzionali. Tuttavia, queste non fanno scalo in tutti i porti e ciò fa sì che i costi di trasporto su strada siano più elevati. E' un problema che riguarda il mondo intero. L'imprevedibilità del nostro settore commerciale è diventata, in generale, più estrema del solito".
"Allo stesso tempo è presenta una buona richiesta di agrumi in Europa. La domanda è stata elevata già nelle ultime settimane. In altri anni, sul mercato c'era la fornitura proveniente da altri paesi. Per esempio le arance e i mandarini dall'Egitto. Oppure i mandarini da Marocco e Israele. Tuttavia, attualmente questi paesi non hanno inviato praticamente niente. Le scorte, quindi, sono basse. Gli agrumi esteri provenienti da Sudafrica, Perù e Argentina sono accolti molto bene sul mercato europeo. I prezzi sono su un buon livello. Le arance presentano prezzi più alti del 30-40% rispetto all'anno scorso. E il valore dei mandarini è più elevato del 10-20%".
Imballaggio dei primi pompelmi in Sudafrica a marchio Lona, fornitore di Exsa Europe.
Eddy non è sorpreso del fatto che, in tempi di crisi sanitaria, gli agrumi siano tra i primi prodotti nella lista della spesa dei consumatori. "Lo notiamo generalmente nella stagione dell'influenza. Arance e mandarini sono i primi prodotti cui pensano i consumatori quando si tratta di mangiare in maniera più sana. Trovo insolito il fatto che i prodotti più lussuosi sembrino annaspare. Non saprei dire se la domanda per questi prodotti sia destinata a riprendersi presto, ma la richiesta di prodotti di base è buona".
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