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Mourad Ben Salem, di Med’Essor

Andamento per ora positivo per la stagione dei meloni

Con la fine della stagione delle arance maltesi tunisine, la compagnia grossista Med'Essor, operante presso il mercato Rungis di Parigi, sta per avviare la commercializzazione dei suoi primi meloni spagnoli. "Siamo nel cuore della campagna marocchina e stiamo per iniziare con i prodotti di origine spagnola. Al momento, tutto sta andando bene. La qualità dei frutti è buona, i prezzi sono accettabili, i volumi soddisfacenti e non vi sono problemi di approvvigionamento. Anche quest'anno continueremo con il nostro marchio Rouge Gorge. Speriamo che anche i consumi siano buoni", spiega Mourad Ben Salem, direttore della Med'Essor.

Nonostante i vari problemi che la campagna delle arance tunisine ha dovuto affrontare, le vendite sono andate piuttosto bene per la Med'Essor. "Rimangono ancora due settimane circa e possiamo dire che la stagione delle arance "Maltese" sia stata un successo. Conosciamo molto bene il prodotto e il settore, ecco perché siamo riusciti a ottenere le forniture per tutta la stagione. Ma, in generale, è stato complicato. Da un lato, la logistica è stata sospesa dalla crisi sanitaria che stiamo attraversando. Prima, le navi lasciavano la Tunisia ogni giorno, mentre ora ce ne sono solo tre a settimana. C'è anche una carenza di camion dal Nord Africa, a causa dei pochi rimorchi disponibili. Tra Marsiglia e Parigi, è difficile trovare autisti. D'altro canto, la crisi causata dal Covid-19 comincia a farsi sentire dall'altra parte del Mediterraneo. Tutti questi fattori portano a una riduzione dell'offerta e al rincaro dei prezzi delle materie prime. Un camion di meloni tunisini costava circa 3.500 euro, da Tunisi a Parigi. Al momento, osserviamo un aumento significativo per il trasporto via camion", spiega Mourad.

Come per molti grossisti, l’annuncio del governo della chiusura della ristorazione collettiva, è stato un duro colpo. "Abbiamo perso una parte importante della nostra clientela. Ma siamo stati in grado di compensare parte di questa perdita grazie all'aumento delle vendite tra i consumatori all'inizio del lockdown. Anche se, in seguito, abbiamo perso dal 30 al 40% delle nostre entrate, ce l’abbiamo fatta comunque. Ma è la decisione di chiudere i mercati all'aperto che è stata una catastrofe, per noi. Supermercati e piccoli negozi al dettaglio rappresentano ora la maggior parte della nostra clientela. Speriamo che la situazione migliori rapidamente e che presto vengano riaperti i mercati all'aperto".

Ma, per Mourad, la crisi non ha ancora raggiunto i professionisti del settore. “Quello che temiamo di più sono gli effetti indiretti della crisi. I retailer rappresentano il 40% della nostra clientela. Abbiamo ancora molti crediti verso i clienti, ma non li incassiamo più poiché la loro attività è stata temporaneamente bloccata", spiega Mourad. "Pertanto non abbiamo modo di recuperare questi soldi e non sappiamo nemmeno se sarà possibile, sebbene gli importi in sospeso rimangano gli stessi e dovremo pagare i nostri fornitori. Per i professionisti del settore, questo è la situazione più pericolosa".

La decisione di chiudere il mercato di Rungis il giorno del lunedì presenta, secondo Mourad, sia vantaggi che svantaggi. "E' vero che nel contesto attuale, i lunedì non sono i giorni più movimentati. Questo, da un lato, aiuta a concentrare l'attività, ma dall'altro aumenta il rischio per la salute, poiché l'afflusso del martedì è maggiore in quanto comprende anche i clienti del lunedì".

Per maggiori informazioni:
Mourad Ben Salem
Med’Essor
Rue de Carpentras CP90295
94592 Rungis Cedex
Phone: +33 1 41 80 64 60
Mobile: +33 6 73 35 37 41 
medessor@yahoo.fr  

Data di pubblicazione: