L'India avrà un raccolto eccezionale di cipolle, grazie a un gran numero di produttori. Tuttavia, con le restrizioni imposte a causa del Coronavirus, tale abbondante raccolto potrebbe andare in larga parte sprecato. Il fatto che il lockdown in India sia stato prolungato, infatti, non favorisce i commerci.
L'India ha esteso la quarantena del paese per altre due settimane, il che potrebbe avere serie conseguenze sulla stagione delle cipolle. Secondo Sagar Tikyani, fondatore dell’azienda indiana di commercio Dilip Agro, il Paese sta per avere un raccolto eccezionale: "Questo nuovo raccolto estivo delle cipolle dovrebbe essere più abbondante rispetto allo scorso anno, quindi ci aspettiamo grandi volumi. La spiegazione è nel fatto che un maggior numero di coltivatori ha scelto di piantare cipolle, visti gli ottimi prezzi ottenuti l'anno scorso. Sfortunatamente, il raccolto più abbondante non sarà utile a nessuno, se il mondo non uscirà dalla crisi del Covid-19 in un tempo relativamente breve".
Inutile dire che le misure adottate dall'India e da altri Paesi hanno avuto delle conseguenze sul commercio. Tikyani dice che i prezzi della logistica sono i più problematici. "Monitoriamo costantemente la situazione in India e, soprattutto, nei Paesi verso cui esportiamo, che sono principalmente i mercati asiatici. Al momento stiamo ancora effettuando le spedizioni, ma abbiamo ridotto gli obiettivi di vendita per la nostra azienda, a causa della situazione incerta sui mercati. Il problema principale è la disponibilità delle navi e, soprattutto, di autisti che trasportino i container. Ciò ha comportato un aumento dei costi di di almeno il 50%, e questo solo per il trasporto delle merci verso i porti. Nonostante tutti questi problemi, stiamo lavorando assumendoci i nostri rischi, perché i prezzi ottenibili sui mercati esteri sono buoni".
Sebbene molti importatori ed esportatori abbiano sperato che il Paese riaprisse, Tikyani si aspettava l’estensione del periodo di quarantena: "L'India ha esteso il blocco fino al 3 maggio. Questa non è stata una mossa inaspettata, dato che la curva epidemica non si è appiattita, bensì si è accentuata. Il risultato è che non abbiamo abbastanza manodopera per effettuare la classificazione / selezione / imballaggio al tasso di efficienza a cui siamo abituati. E' per questo motivo che il tempo impiegato per caricare un container si è raddoppiato. Con l'estensione del lockdown, le aziende a elevata leva finanziaria potrebbero avere difficoltà a rimanere ferme durante la tempesta provocata dal Covid19. Ma le perdite più alte non si vedranno nelle aziende, bensì tra gli agricoltori".
Tuttavia, il commercio non si è fermato completamente, sottolinea Tikyani. Le spedizioni continuano e la domanda di cipolle rimane. "Nonostante tutti i problemi noti, siamo ancora in grado di consegnare ai nostri clienti, e siamo disponibili ad assolvere tutti i nuovi ordini che arriveranno. Secondo me, è un buon momento per fare profitti in qualunque mercato di esportazione che dipenda dalle cipolle indiane, in quanto i prezzi sono più alti a causa delle minori forniture. E queste ultime derivano chiaramente dal fatto che la maggior parte delle aziende d’esportazione non dispone di abbastanza manodopera e un sufficiente numero di autisti per predisporre le spedizioni. Ecco perché continueremo a lavorare sodo per evadere il maggior numero possibile di ordini".
Per maggiori informazioni:
Sagar Tikyani
Dilip Agro
Nashik District, Maharashtra (India)
Tel: +91 7045842844
Email : sagartikyani7@gmail.com, info@dilipagro.com