Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Costieragrumi De Riso Srl.
E' di pochi giorni fa la notizia, riportata da molte testate giornalistiche e ripresa dagli organi televisivi nazionali, circa un ipotetico aumento spropositato dei prezzi degli agrumi, in modo particolare dei limoni. Sono pervenute, in tal senso, segnalazioni di notizie infondate e, per mezzo di una testata giornalistica specializzata in ortofrutta, abbiamo deciso di approfondire l'aspetto legato all'andamento del mercato.
Grazie al supporto degli agronomi, infatti, che prestano consulenza alle maggiori realtà commerciali nazionali sugli areali italiani dalla Sicilia alla Calabria, alla Costiera Amalfitana e Sorrentina, sono stati interpellati i maggiori confezionatori del territorio.
Ne risulta un aumento della domanda rispetto all'anno precedente, in particolar modo nel corso dell'ultima settimana quando, sia in Sicilia sia in Spagna, le piogge incessanti non hanno permesso la raccolta del limone, lasciando il mercato nazionale sprovvisto di agrumi, con conseguente squilibrio tra domanda e offerta, facendo percepire in maniera errata quella che, invece, era la reale disponibilità di prodotto.
Fortunatamente per il comparto agrumicolo, riceviamo ora notizie che il tutto sta volgendo nuovamente alla normalità; ciò che desta maggiore preoccupazione, di contro, è la disponibilità immediata del limone spagnolo di varietà Verna, e per la seconda metà del mese corrente anche di elevati quantitativi di limoni argentini, tutti in arrivo sul mercato nazionale, seguiti dal Primofiore siciliano, referenza quest'ultima che solitamente va in raccolta entro la fine del mese di aprile, in quanto non resistente alle forti temperature.
Viene da sé che le previsioni per la campagna in corso vedono la disponibilità di prodotto con preoccupazione, in quanto notizie senza alcun fondamento come quelle che purtroppo viaggiano sulla rete, senza magari un preventivo confronto tra le realtà commerciali, possono compromettere le attuali produzioni che, allertate da quotazioni non chiare e trasparenti, potrebbero sospendere la raccolta.
Un blocco dei raccolti all'interno della campagna limonicola in corso - che, rispetto alle stagioni precedenti, vede quest'anno quantitativi minori di prodotto disponibile - porterebbe alla crescita dei frutti ancora sulle piante, portando a successive difficoltà di commercializzazione di un prodotto di calibro sostenuto, con conseguente deprezzamento della materia prima... un vero e proprio "boomerang"!
Nessuna speculazione sui prezzi, quindi, ma semplicemente una minore disponibilità di prodotto, con aziende che stanno cercando di mantenere quotazioni contenute, per non gravare ulteriormente sui consumatori in questo difficile momento storico.
Per evitare inutili allarmismi, che andrebbero ad accentuare difficoltà legate alla produzione e alla commercializzazione, ci sentiamo in dovere di consigliare vivamente di contattare preventivamente le specifiche realtà di commercializzazione presenti sugli areali di riferimento, al fine di poter ricevere notizie affidabili e definite, evitando così un passaggio di notizie compromettenti l'intero comparto ortofrutticolo nazionale.
A conclusione, un appello doveroso ai nostri amministratori, affinché le pratiche agricole locali riescano a essere supportate fattivamente e responsabilmente, nel rispetto di tutti coloro che cercano, con sacrificio, di spingere le produzioni e dare quel valore aggiunto a un prodotto made in Italy; diversamente, l'economia locale che si basa sulle tradizioni sarà destinata a esaurirsi.