Poco più di un mese fa, il mondo aveva un aspetto completamente diverso per gli esportatori egiziani di agrumi. La domanda si è spostata e non solo quella proveniente dai paesi europei. La richiesta di frutta contenente vitamina C è aumentata anche in altri mercati.
Da sempre, la domanda di agrumi muta a seconda delle diverse situazioni di mercato, ma il Coronavirus ha ribaltato lo scenario, secondo quanto afferma Mostafa Adel, responsabile delle vendite internazionali per l'esportatore egiziano di prodotti freschi MMA Fresh Produce. "E' una strana stagione, per gli agrumi. I piani di vendita e di marketing sono cambiati a causa del Coronavirus. C'è una domanda molto alta da parte dell'Europa per limoni e arance. Anche se la stagione spagnola va avanti in contemporanea, l'Egitto ha venduto grandi quantità all'Europa. La domanda più alta per i nostri prodotti proviene attualmente dai paesi del Golfo. La ragione è la carenza di cipolle e di agrumi in questi paesi. Tuttavia, abbiamo trovato un nuovo mercato anche in Brasile, dopo che il Ministro egiziano dell'agricoltura è riuscito ad avviare un protocollo per gli agrumi egiziani. La Russia è un altro Paese che sta importando maggiori quantità di agrumi, in questa stagione".
Adel sperava di iniziare presto a esportare i suoi agrumi negli Stati Uniti, ma i tempi si sono dimostrati prematuri, dal momento che non esistono protocolli per gli agrumi freschi provenienti dall'Egitto. "Gli agrumi egiziani possono essere esportati in tutto il mondo, ma gli standard di sicurezza alimentare statunitensi attualmente accettano solo cibi surgelati provenienti dall'Egitto. Non è consentita l'importazione di alimenti freschi, in quanto non esiste ancora un protocollo in materia. Speriamo che la situazione cambi presto, in modo da poter iniziare a spedire i nostri prodotti freschi negli Stati Uniti, soprattutto in questa situazione di crisi".
Anche se la domanda non è un problema, alcuni mercati hanno semplicemente chiuso o gli affari sono diventati molto più difficili. Oltre a ciò, c'è una carenza di attrezzature per gli impianti di refrigerazione: "La difficoltà più grande è raggiungere nuovi mercati per sostituire quelli che hanno completamente smesso di acquistare i nostri prodotti. C'è anche la sfida con la logistica al momento, poiché c'è una carenza di attrezzature per la refrigerazione. Finora non c'è stato alcun motivo per iniziare a vendere i nostri prodotti sul mercato locale. Tuttavia, si prevede che se il Coronavirus continuerà a essere un problema per più di due mesi, dovremo rivolgerci alla piazza domestica, dato che altri mercati non richiederanno più i nostri prodotti".
Adel è fermamente convinto che il mondo ne uscirà più forte, da questa situazione, ma ritiene che sarà necessaria una stretta cooperazione tra i paesi, affinché gli affari possano continuare. "Ho fatto alcune ricerche sulle esperienze passate di pandemie globali che il mondo ha affrontato e solo la cooperazione tra i Paesi può mantenere la salute delle imprese in una situazione come questa - conclude - Ritengo che nei prossimi due mesi le esportazioni egiziane avranno delle opportunità come non ne hanno mai avute prima nel commercio di prodotti freschi".
Per maggiori informazioni:
Mostafa Adel
MMA Fresh Produce
Tel: +20 114 271 7700
Email: Mostafa.adel@mmagroup.co
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