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Il commento di un operatore

Esportazioni ortofrutticole: all'inizio timori, ora e' boom per alcun prodotti

"Malgrado il periodo emergenziale, ritengo che il comparto agricolo possa ritenersi relativamente fortunato. Infatti, rispetto ai tanti altri settori merceologici, anche importanti, ormai sospesi da circa un mese, quello agricolo sembra tenere bene, con prezzi di vendita anche superiori rispetto la media". Così ci spiega Claudio D'Alba di Plantis Group, una realtà pugliese specializzata nell'export di frutta e verdura, con un background di esperienza nel settore di quasi 15 anni.

"Non abbiamo subito annullamenti o dimezzamenti di ordinativi, anche se nei giorni iniziali dell'emergenza i clienti mostravano molta incertezza e preoccupazione. E' ovvio, ci abbiamo messo anche del nostro. Abbiamo capito fin da subito che la pandemia avrebbe potuto creare difficoltà commerciali, specie per società importatrici o mercati intermediari, ma abbiamo reagito seguendo due linee ben precise: se da una parte ci siamo concentrati soprattutto sulla GDO estera, sia sulle nostre catene abituali che su quelle occasionali, con alcune strategie di marketing, in modo da fidelizzare maggiormente il cliente e avere così più certezze commerciali, dall'altra, invece, abbiamo continuato a mostrare calma e tranquillità, rassicurando i buyer europei sulla continuità e sicurezza alimentare della merce ortofrutticola".

"In queste ultime settimane, i prodotti che hanno registrato un'impennata (oltre il 20%) sono: prezzemolo, cipollotti, broccoli, finocchi, carote e cavolfiori, con i Paesi Baltici e Scandinavi come principali destinazioni per questo boom di ordinativi".

"Purtroppo, registriamo anche un aumento del 15-20% nei costi di trasporto. La situazione è stata molto pesante, specialmente all'inizio della diffusione del virus in Italia: molti autotrasportatori si rifiutavano di viaggiare, perché costretti a rimanere in quarantena non appena rientrati in Italia. Dopo che il Covid-19 ha fatto ingresso in un po' tutti gli Stati membri, la situazione è leggermente cambiata, facendo perdurare, però, l'aumento dei costi di trasporti, a causa della chiusura di molte aziende europee e, quindi, l'assenza di prodotti importati in Italia che controbilanciassero i carichi in export".

Contatti:
Plantis Group
Piazza Ebalia 7
74123 Taranto
Email: info@plantis.it
Web: www.plantis.it 
Facebook: www.facebook.com/plantisgroup